Olimpico, a rischio la finale. La Figc: "Siamo tranquilli"

Champions League
Lo Stadio Olimpico di Roma che dovrebbe ospitare la prossima finale di Champions League (foto Flickr.com, currybet)
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La Uefa ha deferito la Roma per "l'organizzazione insufficiente" nei confronti degli spettatori e per l'accensione di fumogeni registrata nel corso del match giocato con il Chelsea. Le proteste potrebbero portare a un clamoroso cambio di sede

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La Uefa ha deferito la Roma per "l'organizzazione insufficiente" nei confronti degli spettatori e per l'accensione di fumogeni registrata nel corso del match di Champions League giocato lo scorso 4 novembre allo stadio Olimpico contro il Chelsea: la Roma sarà chiamata a risponderne nell'udienza della Disciplinare prevista l'11 dicembre. Queste critiche sembrano particolarmente pesanti soprattutto in vista della finale che lo stadio Olimpico dovrà ospitare il prossimo 27 maggio. In seguito agli scontri fra le due tifoserie, un italiano fu arrestato. Le accuse potrebbero teoricamente portare l'Uefa a decidere per un clamoroso cambio di sede della prossima finale di Champions League, in relazione ai troppo frequenti episodi di violenza registrati nel calcio capitolino.

Ma per la Figc non c'è nessun rischio. Lo conferma Demetrio Albertini, vicepresidente federale e responsabile per la Figc del progetto sulla Champions League: "La Figc - sottolinea il dirigente federale - sta lavorando moltissimo sulla finale di Champions di Roma: abbiamo la certezza che  il 27 maggio si disputerà e sarà la più bella mai vista". Albertini sgombra il campo dai dubbi che accompagnano  l'avvicinamento alla finalissima di Champions. In particolare vuole chiarire la questione delle barriere, alla luce della richiesta della  Uefa che vorrebbe, per l'occasione, l'Olimpico senza divisori. "Intanto partiamo dal presupposto che l'impianto è eccellente - spiega Albertini - e che stiamo lavorando in totale collaborazione con il Coni e con il Comune, perché la finale è una grande opportunità. Quanto alle barriere, esiste un vincolo dettato da un decreto ministeriale. E' una legge dello stato su una materia molto delicata, quella della sicurezza".