Ferguson: vinciamo noi. Ibra è maturato, ma Ronaldo è super

Champions League
Sir Alex Ferguson siede sulla panchina del Manchester United dal 1986, un vero e proprio record
Manchester United coach Alex Ferguson meets the media during a news conference ahead of a Champions League, Round of 16, first leg match against Inter Milan, at the San Siro stadium in Milan, Italy, Monday, Feb.23, 2009. (AP Photo/Luca Bruno)

Il tecnico del Manchester United è pronto per la super sfida di San Siro contro l'Inter. Per il baronetto scozzese l'esito degli ottavi di Champions è già scritto: ''Cambierò qualcosa visto che con Mou perdo spesso, ma saremo noi a passare''

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Battere la sua bestia nera, o almeno tornare a casa con un gol che farebbe molto comodo. Con questi obiettivi ben precisi Sir Alex Ferguson è sbarcato con il suo Manchester United a Milano, dove domani incontrerà nuovamente José Mourinho e la sua Inter per l'andata degli ottavi di Champions League.

Il baronetto scozzese che da 23 anni guida i Red Devils non ha avuto sin qui molta fortuna contro il portoghese: in dodici  sfide, ha vinto solo due volte, una delle quali ai rigori. "Penso poco a questo record negativo, ma è sempre meglio di dodici sconfitte...", osserva con un sorriso Ferguson che ha studiato parecchio l'Inter: "Ovviamente so come gioca e, per quello che ho visto nelle ultime partite, non credo cambierà molto domani. Forse cambierò qualcosa io visto che con José ne ho vinte solo due...".

D'altronde, Ferguson non può che ammettere l'impatto del collega di Setubal sulla Premier League: "Quando è arrivato a  Londra, il suo Chelsea ha fatto un salto di qualità e ci ha presi in contropiede". E oggi ne elogia la scelta di puntare su un giovane come Santon per una sfida tanto delicata. "Significa che ha molta fiducia in lui: poteva scegliere uno con più esperienza come Maxwell, ma fa bene perché è giusto dare possibilità ai giovani che, per la mia esperienza, non deludono  mai di fronte a grandi sfide, quando sanno che è la loro occasione di dimostare carattere".

A differenza di Mourinho, il tecnico del Manchester non dà lumi sulla sua formazione. Anche perché ha diversi dubbi, msoprattutto in difesa. Oltre allo squalificato Vidic, mancheranno Neville, Wes Brown e Rafael. Mentre Evans dovrà stringere i denti e l'acciaccato O'Shea probabilmente partirà solo dalla panchina. E se entrambi dovessero dare forfait? "Sarà il panico... E' una situazione preoccupante ma è una  grande sfida e cercheremo di dare il massimo", assicura Ferguson, pronto a passare dal 4-4-2 al 4-5-1.

"Se segniamo, abbiamo grandi possibilità di passare il  turno, ma l'Inter è fortissima e sarà una gara incredibile", prevede il tecnico scozzese che in ogni caso darà le chiavi della corazzata in mano a Cristiano Ronaldo (già 16 gol in  stagione), protagonista di una sfida a distanza con Ibrahimovic. "Ibra è la loro stella, è molto maturato e sta facendo una stagione strepitosa, ma Cristiano dal canto suo è fantastico e credo che avremo la meglio", si sbilancia Ferguson, sicuro che il suo campione non cadrà nel tranello del nervosismo se i nerazzurri lo martelleranno come accadde due anni fa nella sfida con il Milan: "E' un giocatore diverso oggi, è maturato e non ci saranno problemi"

Queste le probabili formazioni di Inter e Manchester United, che si affrontano domani alle 20.45 nell'andata degli ottavi di Champions League:
INTER (4-3-1-2): 12 J. Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba, 26 Chivu, 39 Santon; 4 J. Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 5 Stankovic; 8 Ibrahimovic, 10 Adriano. A disp. 1 Toldo, 24 Rivas, 16 Burdisso, 6 Maxwell, 7 Figo, 45 Balotelli, 9 Cruz. All. Mourinho
MANCHESTER UNITED (4-4-1-1): 1 van der Sar; 24 Fletcher, 22 O'Shea, 5 Ferdinand, 3 Evra; 13 Park, 18 Scholes, 16 Carrick, 11 Giggs; 7 C. Ronaldo; 10 Rooney. A disp. 29 Kuszczak, 23 Evans, 20 Fabio, 19 Welbeck, 17 Nani, 32 Tevez, 9 Berbatov. All. Ferguson Arbitro: Medina Cantalejo (Spa)