Tottenham Liverpool 0-2, gol e highlights della partita: ai Reds la sesta Champions League
A Madrid apre la partita un rigore di Salah, assegnato dopo 21 secondi e realizzato dopo 108. Il Tottenham controlla il ritmo del gioco ma manca sempre il guizzo finale per il pari. A tre minuti dal novantesimo Origi trova il gol del raddoppio. Per il Liverpool è la sesta Champions, al terzo posto assoluto dietro solo a Milan (7) e Real (13), staccate a cinque Barça e Bayern. Primo titolo internazionale per Klopp
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L'INVASIONE HOT DURANTE LA FINALE
TOTTENHAM-LIVERPOOL 0-2
2' rig. Salah, 87' Origi
Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Alderweireld, Vertonghen, Rose; Sissoko (74' Dier), Winks (66' Lucas Moura); Alli (82' Llorente), Eriksen, Son; Kane. All. Pochettino
Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Wijnaldum (62' Milner); Salah, Firmino (58' Origi), Mané (90' J. Gomez). All. Klopp
Le note di You'll Never Walk Alone non erano mai state così alte da quasi quindici anni a questa parte. Prima Salah, poi Origi. Un cammino lunghissimo fatto della qualificazione strappata ad Anfield nell'ultima partita del girone. Fatto della vittoria sul Bayern in Germania, del successo schiacciante sul Porto e della clamorosa rimonta contro il Barcellona, ko immeritatamente per 3-0 al Camp Nou e poi eroici nel poker di Anfield. Il capitano Henderson alza al cielo la sesta Coppa della storia dei Reds, mentre la canzone simbolo della squadra torna a risuonare anche mentre gli uomini di Klopp portano il trofeo sotto una Kop trasferitasi al Wanda Metropolitano.
L'eroe della notte di Anfield, Origi, si è ripetuto anche a Madrid, mettendo il punto esclamativo su una finale bruttina, dove il Liverpool non ha fatto il Liverpool, ma ha vinto. La cosa più importante di tutte. Partendo con Firmino titolare e col 433 "dei migliori" (solo Keita era infortunato) mentre, sul fronte opposto, anche Kane figurava nell'elenco dei titolari, dopo 53 giorni di assenza dai campi. Ne esce un primo tempo praticamente senza emozioni sotto porta, non fosse per la rete che sblocca il match dopo un minuto e quarantotto secondi, di Salah su rigore assegnato dopo appena ventuno secondi di partita. Il Tottenham fa gioco (63% di possesso palla ma soli due tiri, di cui zero in porta) ma non punge. E la stessa storia si ripete anche nel secondo tempo.
Klopp e Pochettino cambiano qualcosa, inserendo in campo gli uomini della semifinale: Origi, appunto, da una parte e Lucas dall'altra. A sfiorare la rete è però Milner al 69', mentre Kane continua a non farsi vedere nell'area dei Reds. Nel finale Alisson mette le mani su una punizione di Eriksen (e su un altro paio di tiri di Son e Lucas), prima del gol decisivo all'87. Klopp, al triplice fischio, abbraccia Pochettino. Il tedesco cancella il ko di Kiev, quello sulla panchina del Dortmund e delle altre finali perse. Sorride, esulta. In una partita non bellissima, il suo calcio "heavy metal" ha portato in dote la coppa più importante di tutte. Nella notte dei riscatti, il suo. Di Salah ko dopo mezz'ora nella finale di un anno fa e della porta del Liverpool: ieri le papere di Karius, oggi i guantoni di Alisson. E le note di You'll Never Walk Alone si mischiano a quelle di We Are The Champions.
Sono trenta i gradi in questo momento a Madrid. Il campo verrà bagnato prima della partita.
Il Metropolitano di Madrid si sta riempiendo: 17mila tifosi del Tottenham allo stadio e altrettanti del Liverpool. Presto si raggiungerà la capienza totale di 76mila spettatori.
Questa sarà la seconda finale di Coppa Campioni o Champions League tra due squadre inglesi: nella precedente, vinse ai rigori il Manchester United contro il Chelsea nel 2008.
Questa sarà la prima finale di Champions League tra due squadre che non hanno vinto i rispettivi gironi da Inter-Bayern Monaco nel 2010: anche quella finale si giocò a Madrid, ma al Bernabeu.
Il Liverpool ha vinto entrambe le partite stagionali di campionato con gli Spurs, tutte e due per 2-1.
L'unico precedente tra Liverpool e Tottenham in una finale di un grande torneo è stato nella finale di Coppa di Lega inglese del 1982: i Reds hanno ottenuto la vittoria in rimonta, vincendo 3-1 dopo i tempi supplementari.
Il Liverpool ha perso la finale della scorsa edizione di Champions League, l'ultima squadra a uscire ko da due finali di fila nella competizione è stata il Valencia nel 2000 e nel 2001.
Con una vittoria stasera, gli Spurs potrebbero diventare la terza squadra inglese a vincere tutti e tre i principali tornei UEFA dopo Chelsea e Manchester United (Coppa Campioni/Champions League, Coppa UEFA/Europa League e Coppa delle Coppe).
Questa sera sarà la prima finale di un grande torneo di una competizione europea per il Tottenham dalla Coppa UEFA del 1984.
Il Liverpool ha perso le ultime quattro finali nazionali ed europee, dopo il successo in Coppa di Lega nel 2012. L'ultima vittoria di un grande trofeo per gli Spurs è stata la Coppa di Lega (2008): due le finali perse da allora.
Il Tottenham non ha vinto nessuna delle prime tre partite della fase a gironi di questa Champions; gli Spurs sono diventati soltanto la seconda squadra a raggiungere ugualmente la finale dopo l'Inter nel 2010, che ha vinto il trofeo.
Nessuna squadra ha subito più reti del Tottenham (17) in questa edizione della Champions League. Il 41% di queste reti è arrivato nei primi 15 minuti di gioco (7/17).
Soltanto il Porto (10) ha mandato in rete più giocatori differenti (autogol esclusi) rispetto al Liverpool (nove) in questa Champions.
Klopp è alla sua terza finale di Champions: sconfitta con i Reds nella scorsa stagione e con il Borussia Dortmund nel 2013. L'unico allenatore a perdere tre presenze consecutive in finale in Coppa Campioni/Champions League è stato Marcello Lippi (1997, 1998 e 2003 con la Juventus).
Questa è la terza finale di una grande competizione europea per Jurgen Klopp con il Liverpool - soltanto Bob Paisley (quattro) ne ha raggiunte di più con il club.
Mauricio Pochettino è soltanto il terzo allenatore del Tottenham a portare il club a una grande finale europea, dopo Bill Nicholson e Keith Burkinshaw. Questa è solo la seconda finale che l'argentino ha raggiunto nella sua carriera da allenatore in Europa, dopo quella nella Coppa di Lega 2015 con gli Spurs (0-2 contro il Chelsea).