Atalanta, lo status è quello della big europea. Ma manca ancora una virgola

Non é vero che certi treni non ripassano. Quando nel febbraio 2021 l’Atalanta ospitò per la prima volta il Real negli ottavi di Champions, sembrava impossibile che un’occasione simile potesse ripresentarsi. Invece i marziani sono tornati a Bergamo. Non in uno stadio spettrale e senza pubblico, ma nel Gewiss nuovo, strapieno e mai così bello. La notte di gala contro il Real non è stato soltanto un evento sportivo, ma una pagina di storia che abbraccia tutta Bergamo che, grazie alle imprese della Dea e al vicino aeroporto, è diventata negli ultimi anni una meta turistica sempre più ricercata. Prima destava curiosità, adesso riscuote consensi e ammirazione, di pari passo con la scoperta e i progressi dell’Atalanta, sempre più in evidenza sulla mappa del calcio europeo. Misurarsi con questo piglio con le grandi d’Europa é la conferma che l’Atalanta ha cambiato definitivamente status. Se una volta affrontare il Real Madrid era una festa a prescindere, adesso non più. “Da queste partite usciamo imparando qualcosa di sicuro - é il ritornello di Gasperini - ma ci manca ancora una virgola”. La “virgola” è un gol divorato per pareggiare all’ultimo respiro o un rimpallo trasformatosi in assist ; non sono virgole i gol di tre potenziali palloni d’oro. Contro il Real Madrid puoi giocare bene finché vuoi, arginarlo con tutte le armi a disposizione, ma i marziani avranno sempre una virgola più di te. L’Atalanta non può rimproversi nulla per la partita galattica che ha giocato, ma essendo ormai una grande, è legittimo che la rabbia prevalga sull’orgoglio. La prima sconfitta in Champions, dunque, interrompe una striscia di 14 risultati utili e congela, solo momentaneamente, il sogno di arrivare tra le prime otto ma non mette assolutamente in discussione la qualificazione ai playoff, praticamente già in tasca. E soprattutto, per trovare qualche punto da aggiungere alle virgole di cui sopra, ha confermato la statura internazionale di un giocatore che è solo l’ultima conferma della qualità forse migliore di Gasperini, la valorizzazione del capitale umano. Parliamo ovviamente di Charles De Ketelaere, quello stesso spaurito ragazzo di rossonero vestito che sotto la cura bergamasca del Gasp è sbocciato definitivamente, prima in Italia e ora anche in Europa. Con la rete su rigore di ieri è salito a 3 gol e 4 assist e ora è l’unico giocatore di Serie A ad avere realizzato almeno 20 reti e servito almeno 20 assist in tutte le competizioni dall’inizio della passata stagione. Considerando che solo Salah, Palmer, Wirtz, Saka e Bruno Fernandes sono riusciti a fare lo stesso è chiaro che ora il biondino dal viso allegro sia diventato a tutti gli effetti una delle migliori realtà europee nel suo ruolo. Da lui, e chiaramente anche da Lookman dovrà ripartire ora, senza più virgole, la banda di Gasperini. A partire dalla trasferta di Cagliari, per confermare che il primato non è casuale nè passeggero.