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Roma-Vitesse, Mourinho: "Non gioco per il pari, voglio vincere. E non penso al derby"

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L'allenatore giallorosso ha presentato in conferenza stampa la sfida di ritorno degli ottavi di finale di Conference League contro il Vitesse: "Sappiamo che possiamo passare il turno anche con un pari, ma io voglio solo vincere. Non penso al derby, l'unica partita che conta adesso è quella di domani, se perdiamo siamo fuori". E sulla formazione: "Zaniolo? Sta bene, perché dovrebbe riposare?"

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Testa solo al Vitesse. Concentrazione massima per la Roma, che è pronta a giocarsi l'accesso ai quarti di finale di Conference League. Forte dell'1-0 conquistato all'andata in Olanda, la squadra giallorossa giocherà il ritorno degli ottavi giovedì 17 marzo con due risultati su tre all'Olimpico. Ma, con il derby contro la Lazio in programma nel prossimo turno di campionato, José Mourinho non vuole cali di tensione. Intervenuto in conferenza stampa, lo Special One ha presentato così la sfida.

Pensa che la squadra ritroverà le motivazioni psicologiche?

"Noi lavoriamo ogni giorno e pensiamo di essere pronti per domani".

 

Il Vitesse è più importante del derby?

"Per me conta la partita di domani, nella mia testa non c'è il derby. Se domani perdiamo, siamo fuori. Questa è l'unica cosa che mi interessa".

 

C’è qualcuno che ha le caratteristiche di Mkhitaryan? La sua assenza a Udine ha influito sulla prestazione?

"Tutti i giocatori sono diversi. Tutti conoscono la nostra rosa, tutti sono critici feroci. Siete capaci anche di essere critici con un ragazzino che gioca per la prima volta titolare in Serie A. Mkhitaryan è importante per noi, non voglio dire che la sua assenza contro l'Udinese è stata la ragione per la quale non abbiamo vinto la partita ma è un giocatore importante per noi".

 

Le piace la nuova regola del gol che non vale più doppio in trasferta? Quanto cambiano le partite?

"Non lo so. Non so se è più o meno giusta come regola, ma può cambiare il profilo delle partite. L'Ajax ha fatto un bel pareggio a Lisbona, ma nonostante questo il Benfica è andato ad Amsterdam e non aveva bisogno di segnare per andare ai quarti. Ha potuto avere un atteggiamento di controllo e non di rischio, mentre prima una squadra che pareggiava in casa con gol sapeva perfettamente che al ritorno sarebbe partita in svantaggio. Ma io ho giocato la gara di Vitesse, e domani farò lo stesso, senza pensare troppo al risultato. Lì siamo andati con un obiettivo, vincere la partita. Non abbiamo pensato a nient’altro, la abbiamo considerata come una gara da vincere e basta. Sappiamo che con un pareggio domani ci qualificheremo ai quarti, ma non è questo ciò che vogliamo. Vogliamo vincere".

 

A parte Abraham, gli attaccanti segnano poco nonostante la Roma statisticamente sia la seconda squadra per tiri effettuati verso la porta. Qual è il problema?

"Ci sono giocatori che hanno sempre segnato tanto e ora non segnano, o ci sono giocatori che solitamente non segnano molto? Non è che abbiamo Lewandowski, che adesso gioca nella Roma e non segna…. Non è un problema di qualità, è un problema di profilo".

 

Rispetto a Udine, quanti cambi ci saranno? Zaniolo può riposare?

"Perché deve riposare? Ha già riposato 25 minuti all'andata. Da due o tre giorni si riposa, perché dovrebbe riposare? Perché mi chiedete di Zaniolo e non di Rui Patricio o altri? Anche lui meriterebbe un po' di riposo… Zaniolo sta bene. Rispetto a Udine cambierò Sergio Oliveira e Mancini (sono squalificati, ndr). Torna Kumbulla, torna Mkhitaryan. Pellegrini? Se vuoi diciamo tutta la rosa…".

Rui Patricio: "Vogliamo arrivare in fondo e vincere"

Oltre all'allenatore giallorosso, è intervenuto in conferenza stampa anche Rui Patricio. Ecco tutte le parole del portiere della Roma.

 

Come arrivate alla partita di domani? Ritieni che fino a questo punto della stagione puoi essere soddisfatto del tuo rendimento?

"Domani è una gara molto importante, giochiamo in una competizione europea e abbiamo l'occasione di continuare a lottare per vincere un titolo. Vogliamo arrivare il più lontano possibile e vogliamo assolutamente provare a vincere. Domani faremo del nostro meglio per raggiungere un grande obiettivo. Io penso solo a lavorare ogni giorno per migliorare, crescere e aiutare la squadra a vincere. Sto attraversando un buon momento di forma, ma deve servire solo come stimolo per migliorare ancora. Detto tutto ciò, quello che conta è vincere le partite".

 

Avete giocato sia con la difesa a quattro, sia con la difesa a tre. Per te come si muove meglio la squadra? E come ti senti più sicuro?

"Quello che conta di più è l’organizzazione della squadra in senso generale. Chiaramente è diverso giocare a tre o a quattro, ma quello che conta è che la squadra faccia sempre il massimo. Poi sta anche a me adattarmi alle varie condizioni".

 

Nelle ultime quattro partite hai subito un solo gol, da cosa dipende?

"Abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva, ma non è merito solo del portiere o della difesa, ma di tutta la squadra che segue le indicazioni dell’allenatore. Dobbiamo continuare su questa squadra, soltanto lavorando giorno per giorno in questo modo possiamo crescere partita dopo partita".

 

Qual è la miglior parata che hai fatto da quando sei arrivato e qual è il gol subìto in cui avresti potuto fare qualcosa in più?

"Non c'è nessuna parata che preferisco in particolare, tutte sono importanti. Tutti i gol che ho preso, al contrario, mi danno fastidio. Cerco sempre di tornarci su e di cogliere l'occasione per capire come posso allenarmi in maniera diversa, prendendo qualcosa di positivo anche dagli errori".