La filastrocca The New Saints

Quando la nuova urna di Montecarlo ha disegnato la traiettoria del percorso in Conference League della Fiorentina, la domanda che un po’ tutti si sono fatti è stata: ma chi sono The New Saints? La presenza di squadre gallesi nelle competizioni europee è rara ma non un unicum nella storia. Undici anni fa il Napoli affrontò lo Swansea City per la gioia dei tanti napoletani in Galles. Negli anni ’60, il Cardiff partecipò a qualche primo turno della Coppa delle Coppe. E allora perché la storia dei The New Saints ha fatto il giro di tutto il Regno Unito? Il Galles, diversamente dalla Scozia, tramite un accordo con la Football Association inglese, ha permesso la partecipazione delle squadre più importanti alla piramide calcistica inglese. Ecco perché le già citate Swansea e Cardiff giocavano in Premier League fino a qualche anno fa prima di scivolare in Championship, l’equivalente della nostra Serie B. Lo stesso vale per il Wrexham, sulla bocca di tutti per la proprietà holliwoodiana guidata da Ryan Reynolds e Rob McElhenney, e il Newport, il cui campo ancora oggi strappa un sorriso per la vicinanza alle case dell’isolato e per le sorti dei residenti i cui vetri delle finestre non sono mai completamente al sicuro. The New Saints non rientrano tra queste squadre gallesi elette. Giocano nella Welsh Premier League e sono – inevitabilmente – il club più titolato con 16 campionati vinti. La loro storia parte nel 1959. Il club nasce per rappresentare un piccolo villaggio di mille abitanti al confine con l’Inghilterra, Llansantffraid-ym-Mechain. Come tutti gli altri club, The New Saints si allenano nei ritagli di tempo, con una rosa che nella vita fa tutt’altro. Chi porta avanti la bottega di famiglia, chi gestisce un pub o uno studio legale. In origine, The New Saints non hanno calciatori full-time. La svolta, commerciale prima ancora che sportiva, arriva nel 1997. L’anno precedente, il 1996, è un anno storico per il club. Sul campo vince la Coppa di Galles e si qualifica per i turni preliminari di Coppa Uefa. L’anno seguente il board stringe un accordo da 250,000 sterline con un’azienda locale di computer, la Total Network Solutions of Oswestry. L’accordo prevedeva l’acquisizione di tutti i diritti d’immagine e la possibilità di rinominare il club sfruttando lo stesso acronimo. TNS. Da The New Saints a Total Network Solutions FC. Oggi potremmo dire che fu un esperimento avanguardista e premonitore visto il successivo ingresso sul mercato del calcio della Red Bull e altre compagnie simili. La Total Network Solusions of Oswestry, come facilmente intuibile dalla parte finale del nome, aveva sede legale a Oswestry, una piccola città appena al di là del confine, distante solo 8 miglia da Llansantffraid. Avendo la TNS un occhio di riguardo verso i business locali, una volta accertate le difficoltà finanziare dell’Oswestry Town, decise di intraprendere un progetto di fusione tra i due club. La questione sollevò più di una perplessità considerando che l’Oswestry, geograficamente inglese, giocasse nel campionato di un altro paese. La fusione fu approvata e messa nero su bianco dalla Football Association of Wales il 14 agosto 2003. Il controllo della Total Network Solutions FC, tuttavia, durò solo tre anni, perché nel 2006 BT, la British Telecommunication acquisì l’azienda con il chiaro intento di centralizzare tutte le aziende telefoniche e informatiche del paese per potenziare la sede centrale di Londra. Un passo inevitabile perché BT risponde direttamente a Downing Street, sede del Primo Ministro del Regno Unito. Potenziare i servizi di telecomunicazione rientrava nell’agenda di Tony Blair. A cascata, uno degli innumerevoli effetti domino, fu la necessità di cambiare nome. Si decise di tornare alle origini, nonostante nel mezzo ci fosse stata una fusione. Tornano così The New Saints FC. Tutto avvenne in concomitanza con il primo anniversario della partita più gloriosa della storia del club. Nell’estate del 2005, infatti, il Liverpool appena incoronato campione d’Europa dopo l’incredibile notte di Istanbul si trova in una situazione paradossale. Al tempo, la vittoria della Champions League non garantiva l’automatico accesso all’edizione successiva. La squadra allenata da Rafa Benitez aveva sì scritto una pagina indelebile di storia, ma aveva terminato il campionato al quinto posto mancando dunque la qualificazione per l’anno a venire. The New Saints, fiutando la possibilità di scrivere a loro volta una pagina di storia, presentarono un’istanza alla UEFA per mettere in palio il proprio slot nei turni preliminari a patto di giocare un turno ancor più preliminare di qualificazione contro il Liverpool. Dopo molti tentennamenti, la UEFA accettò. La doppia sfida si giocò e Steven Gerrard segnò una tripletta ad Anfield e una doppietta in Galles. Il Liverpool passerà anche i turni preliminari successivi e sarà la quinta squadra inglese a partecipare alla Champions League 2005/06. Non è difficile immaginare che alla squadra campione di Galles spetta per ranking un solo posto in Champions League, a partire dal primo turno preliminare. Provando a scalare la montagna, ogni eliminazione fa scivolare The New Saints a un turno preliminare successivo della competizione gerarchicamente inferiore. Dunque il percorso europeo dei The New Saints è sempre stato una filastrocca. Primo turno preliminare di Champions League: eliminazione. Secondo turno preliminare di Europa League: eliminazione. Con l’introduzione nel 2021 della UEFA Conference League, la chance di accedere al terzo turno preliminare non poteva che essere un’occasione per accedere per la prima volta alla fase a gironi o League Phase da quest’anno di una competizione europea. E così è stato nell’estate del 2024. Primo turno preliminare di Champions League: eliminati dagli ungheresi del Ferencvaros. Secondo turno preliminare di Europa League: eliminati dai moldavi del Petroclub. Playoff di Conference League: qualificazione contro i lituani del Panevėžys. È la storia che cambia. Dopo 86 tentativi complessivi tra tutti i turni di qualificazione europei giocati, il sogno è realtà. Nell’urna di Montecarlo ci sono anche loro: The New Saints FC. E l’inferno dantesco della League Phase di Conference League non poteva che prevedere Firenze come prima meta del percorso europea dei campioni del Galles. In attesa di scoprire se calcio fiorentino e calcio gaelico possano andare d’accordo, si può dire ancor più con certezza che l’importante nel calcio, come nella vita, è il viaggio, e non la destinazione.

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