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Cos’è Fortnite: il gioco che ha dato l’esultanza a Griezmann

Europa League

L'attaccante francese è stato l'autentico protagonista della finale di Europa League contro il Marsiglia. Due gol e poi via con l'esultanza alla Fortnite con la quale festeggia ogni rete da oltre un mese. Ecco in cosa consiste il videogioco che fa impazzire le petit diable

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Antoine Griezmann ha deciso la finale di Europa League contro il Marsiglia con una splendida doppietta. Nel primo tempo ha approfittato di un errore in disimpegno di Zambo-Anguissa e nel secondo si è inserito nell'area dell'OM, superando Mandanda con uno splendido scavetto. Due esecuzioni diverse, accomunate poi dalla stesso festeggiamento: mano a 'L' sulla fronte e balletto davanti ai tifosi dell'Atletico Madrid. Un'esultanza ormai diventata proprietà dell'attaccante francese, inaugurata più di un mese fa in un'altra sfida di Europa League, quella contro lo Sporting Lisbona. Cosa ha ispirato le petit diable? Fortnite, un videogioco che sta raccogliendo milioni di fan negli ultimi mesi, battendo record su record. Fortnite, prodotto dalla Epic Games, è ambientato in uno scenario post apocalittico dove l'improvvisa apparizione di una tempesta mondiale ha fatto scomparire il 98% della popolazione, in parte sostituita da pericolose creature simili a zombie. Esistono due modalità differenti per giocare: la prima è quella a pagamento, dove l'obiettivo dei giocatori è cooperare con il solo scopo di salvare il mondo. La seconda è invece quella gratuita e che ha raccolto una serie impressionante di seguaci, dove l'unico obiettivo è sopravvivere. 100 players vengono infatti catapultati all'interno di un territorio dove l'ultimo a restare vivo vince la sfida. Una Battle Royale in cui il giocatore usufruisce di armi e altri mezzi per poter sconfiggere gli avversari. Il gioco è reso ancora più difficile dal restringimento graduale della mappa che impedisce ai giocatori di puntare all'attesa, costringendoli invece a passare all'attacco per sperare di uccidere tutti i nemici e restare l'ultimo abitante sulla Terra.

Fortnite, il videogioco preferito dagli sportivi

Fortnite, come scritto, ha avuto una diffusione pazzesca nelle ultime settimane, raggiungendo oltre 50 milioni di utenti. Ovvio che tra questi ci siano anche molti sportivi i quali hanno contribuito ulteriormente a divulgare il gioco. Il primo a rendere virale il videogame è stato però il rapper Drake che, durante una sessione di gioco online mandata in streaming, ha raggiunto i 628 mila visitatori in contemporanea. Su un campo di calcio invece, i primi a celebrare Fortnite sono stati i giocatori della Primavera del Bayern Monaco che, lo scorso marzo, hanno festeggiato la vittoria danzando come i protagonisti del gioco. Chi si confessa dipendente da Fortnite è anche John Smith-Schuster, ricevitore nella formazione di football americano dei Pittsburgh Steelers, che spesso mostra le sue performance su Twitter.

Il videogame della Epic Games ha appassionato anche molti giocatori dell'NBA. Josh Hart, guardia dei Los Angeles Lakers, e Lance Stephenson, cestista degli Indiana Pacers, si sono fatti addirittura delle scarpe personalizzate con dei riferimenti al gioco, con il primo che ha anche ammesso di aver giocato una volta per 10 ore di fila mentre recuperava dall'infortunio a una mano. La stessa durata che ha rischiato di coinvolgere Ben Simmons e Karl-Anthony Towns, protagonisti di un simpatico siparietto sul gioco "Player Unknown Battlegrounds", molto simile nelle dinamiche a Fortnite. L'australiano dei Sixers ha provato a coinvolgere il collega di Minnesota in una sfida online, ricevendo la titubanza di quest'ultimo a causa dell'imminente partita che lo avrebbe visto coinvolto l'indomani. Una volta saputo però che i T'Wolves avrebbero sfidato Atlanta, Simmons si è lasciato andare a una grassa risata dicendo all'amico che avrebbe avuto tutta la notte a disposizione, sottolineando la non grande paura che trasmettono gli Hawks. L'ultimo in ordine di tempo che si è dilettato nell'imitare l'emote di Take The L è stato invece il pugile Teófimo López che ha festeggiato la vittoria saltellando sul ring con la mano a mo di L sul viso.