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Milan-Roma, De Rossi: "Visto il miglior Lukaku". E spiega la mossa di El Shaarawy

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L'allenatore della Roma elogia i suoi: "Mi è piaciuto tutto della squadra, ma dobbiamo avere questo atteggiamento in tutte le partite". Poi svela come è nata la scelta di schierare El Shaarawy a destra: "Volevo limitare la catena sinistra del Milan, Cristante non poteva rincorrere Theo. Ho detto a El Shaarawy la mia idea e la sua reazione è stata super positiva"

MILAN-ROMA 0-1

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Non era facile ripetere la bella prestazione del derby: la Roma l’ha ripetuta con lo stesso copione (1-0 firmato Mancini) e De Rossi si gode la seconda vittoria in un “derby” (stavolta italiano) nel giro di pochi giorni: “Della squadra mi è piaciuto un po' tutto”, la sua analisi ai microfoni di Sky, “a partire dall’ottima gestione della palla per 60’, forse 70’. Oggi forse è stata la miglior prestazione di Lukaku da quando ci sono io: ci ha aiutato, ha fatto le sponde, ha fatto la partita che vorrei che facesse sempre. A volte si pensa che più è forte l’avversario e più è difficile tenere la palla e invece può essere il contrario. Se i giocatori avversari molto offensivi ti lasciano spazio dietro, bisogna avere il piede che non trema”. “Mi sono piaciuti il coraggio di tenere la palla e la forza di difendere negli ultimi minuti”, prosegue De Rossi. “Una squadra deve essere in grado di fare tutto. L’atteggiamento visto nel derby lo voglio sempre, non possiamo tenerlo solo nel derby e a Milano: è l’atteggiamento che nel calcio serve sempre, anche sui campi più piccoli e in partite che non si preparano da sole”.

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La mossa tattica di El Shaarawy a destra

Poi, l’allenatore della Roma svela come ha preparato la sfida al Milan, con la mossa tattica a sorpresa di El Shaarawy schierato a destra per limitare le scorribande di Theo: “Il Milan non c’è bisogno di studiarlo più di tanto, ha campioni dappertutto. Ovviamente la catena sinistra li ha portati a dominare e pensavo fosse giusto fare un po' di più: arrivare in rincorsa su Theo per Cristante sarebbe stato troppo, quindi abbiamo deciso per questa scelta. Ho parlato con El Shaarawy della mia idea di metterlo a destra e la sua reazione, già dal body language, è stata super positiva. I giocatori in fiducia fanno bene in campo, mente e corpo sono molto legati. Prima della partita ho detto alla squadra che ero tranquillo e mi fidavo di loro, perché vedevo la personalità e la voglia che stavano mettendo. E anche i giocatori più blasonati hanno dimostrato di saper lottare”