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Italia, Jorginho: "Pallone d'Oro? Meglio gioire in gruppo che da solo. Che bello l'inno"

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©Getty

Il centrocampista azzurro in conferenza: "Non penso al Pallone d'Oro, preferisco gioire insieme ai compagni anziché farlo da solo. Mancini crede in noi, ci dà fiducia e ci fa sentire forti. Mi piace cantare l'inno, lo sento molto"

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"Vincere il Pallone d’Oro? Non ci penso. Tutto quello che accade è solo una conseguenza del lavoro che viene svolto. La mia priorità è pensare al gruppo, viene prima di tutto. Gioire insieme ai compagni, agli amici, è più bello che gioire da solo". Parla così il centrocampista della Nazionale azzurra Jorginho a pochi giorni dalla sfida contro il Belgio valida per i quarti di finale di Euro 2020. "Al giorno d'oggi non ci sono più sorprese, non ci sono partite facili. Con l'organizzazione tattica di oggi, con la fisicità di questo calcio, non ci sono le gare scontate di una volta. Noi una sorpresa? Speriamo. Continuiamo a crederci. Dobbiamo farlo, dobbiamo continuare e vediamo dove possiamo arrivare. Spero che la fame di vincere di questo gruppo ci aiuti", le sue parole.

"Mancini crede in noi, ci dà fiducia e ci fa sentire forti"

Poi da Jorginho arriva un messaggio chiaro al gruppo: "L'errore sarebbe pensare di aver fatto qualcosa di grande. I ragazzi sanno che bisogna sempre lavorare, ancora di più. Per raggiungere grandi cose servono sacrifici: il cammino è quello giusto, serve stringere i denti e lo stiamo facendo. Ogni volta che vinci devi essere felice, lavoriamo per quello", ha aggiunto Jorginho. Che ha esaltato il lavoro di Mancini: "Ci trasmette fiducia, crede io e noi e lo percepiamo. È vicino al gruppo e ci fa sentire forti. Il soprannome di Professore? Non so professore di cosa, però mi diverte…"

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"Mi piace cantare l'inno, lo sento molto"

"In che modo preparerei la sfida con il Belgio se fossi Ct? Dando fiducia, parlando ai calciatori incoraggiandoli per questa partita spettacolare. Io allenatore? C’è tempo, c’è la vita privata che se fai l'allenatore rischi di perdere". Lo ha detto Jorginho in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. "De Bruyne? Dovremo cercare di limitarlo perché quando è sulla fascia mette palloni forti ed è molto pericoloso. Dobbiamo cercare di non dargli molto spazio". Rispondendo poi ad una domanda se nel calcio di oggi conta di più la fisicità o la tecnica, il calciatore ha detto che "la formula perfetta è capire che tipo di calciatori hai in squadra. Bisogna capire che cosa vuoi. Se hai calciatori bravi nel fraseggio non puoi chiedere di giocare su palla lunga. Se non hai calciatori di qualità devi puntare su altro". Nel momento dell'inno italiano, "mi vengono in mente tanti pensieri - ha aggiunto Jorginho - ricordi del mio percorso. Rappresentare l'Italia è qualcosa di molto grande, l'inno lo sento molto". Il Belgio? "Nessuna sorpresa, è da un paio di anni che giocano cosi, sono forti", ha concluso.

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