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Barcellona-Siviglia 2-1, Paco Alcacer (doppietta) stende gli andalusi. Gol e highlights

Liga

Nella partita numero 600 di Leo Messi con il Barça, i catalani tornano a +4 sul Valencia grazie alla doppietta di Paco Alcacer (21' e 65'). Il Siviglia pareggia la partita al 60' con Pizarro, ma il gol dura poco. La squadra di Zaza vince 3-0 sul Leganes, mentre l'Atletico di Simeone passa al "Riazor" con il gol di Thomas al 91'

Il TABELLINO DI BARCELLONA-SIVIGLIA

RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA LIGA

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BARCELLONA-SIVIGLIA 2-1 

22'  e 65' Paco Alcacer (B), 60' Pizarro (S)

Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Alaba; Busquets, Rakitic (90' Mascherano), Iniesta (60' Paulinho); Paco Alcacer (66' Deulofeu), Suarez, Messi 

Siviglia (4-3-3): Soria; Coerchia, Kjaer (73' Geis), Lenglet, Escudero; N'Zonzi, Banega, Pizarro; Navas, Muriel (76' Ben Yedder), Sarabia (62' Nolito)

Ammonito: 94' Messi (B) 

600 partite con il Barça, 30 titoli e 523 gol. Numeri spaventosi che solo a un fenomeno come Leo Messi possono appartenere. La "Pulce" argentina ha raggiunto un traguardo storico contro gli andalusi e ora è al terzo posto in classifica tra i giocatori più presenti della storia Blaugrana. Davanti a lui solo altri due miti, uno del presente e uno del passato: Xavi (767) e Andrés Iniesta (642). Messi è riuscito ad incantare anche contro un Siviglia modesto e sotto una pioggia incessante che ha bagnato il terreno del Camp Nou per tutta la partita. La notizia vera, però, è che Messi non è riuscito ad arrivare al gol, coperto solo in parte da Paco Alcacer (preferito a Deulofeu e chiamato alla grande prestazione per convincere Valverde), autore di una doppietta (21' e 65'). Un Siviglia vivace ma troppo inferiore tecnicamente è riuscito a pareggiare la gara al 60', ma il gol dell'1-1 di Guido Pizarro da angolo è durato solo 5' minuti. Il Barça è ritornato a +4 dal Valencia vittorioso al Mestalla contro il Leganes, Siviglia sempre al 5° posto in classifica.

Una partita dove il Barça ha preso sin da subito le redini del gioco nel primo tempo, come era ben prevedibile, messo in difficoltà in solo un'occasione (14') quando l'ex Samp Luis Muriel approfitta dell'errore grave di Umtiti e si invola verso la porta di Ter Stegen. La conclusione però finisce di un soffio al lato. Il Barça, che ci aveva già provato qualche minuto prima con un tiro al volo di sinistro di Rakitic, continua a inizia a premere sull'accelleratore, e quando insisti più volte prima o poi il gol arriva. Dopo un'occasionissima per Iniesta che di sinistro non centra di pochissimo la porta, al 23' arriva il gol di Paco Alcacer, lesto a sfruttare lo stop inguardabile di Escudero dopo il lancio di Suarez, e a bucare Soria in uscita. Un gol che dà sorriso all'ex Valencia, spesso in panchina in questo inizio di stagione per un'altra vecchia conoscenza della Serie A, l'ex Milan Gerard Deulofeu. Ad eccezione di qualche giocata di Messi, per vedere un'altra occasione bisogna aspettare il secondo tempo quando al 47' Muriel, l'uomo più brillante del Siviglia, non inquadra la porta dopo una buona azione.

Proprio quando il Barcellona stava controllando con il gioco anche la ripresa, al 60' arriva il pari inaspettato del Siviglia con Guido Pizarro che, da calcio d’angolo, anticipa di testa Piqué e gela il Camp Nou. Il Barça si scuote, non ci sta. Piqué vuole rifarsi qualche minuto dopo, ma il suo tiro da fuori scheggia la traversa (è il 15° legno della stagione per i blaugrana). Passano solo pochi minuti e c'è già il raddoppio, al 65'. Non segna Messi, non segna Suarez, segna ancora lui: Paco Alcacer. L'ex Valencia, scomparso nella prima parte del secondo tempo, anticipa Kjaer su cross di Rakitic e infila Soria per il 2-1. Una serata da sogno per lui. Gli ultimi 10 minuti sono solo di ordinaria amministrazione, il Barça vince ed esulta, il Siviglia è ancora fuori dalla zona Champions.

DEPORTIVO LA CORUNA-ATLETICO MADRID 0-1

91' Thomas

Deportivo (4-3-3): Pantilimon; Juanfran, Schar, Sidnei, Luisinho (82' Navarro); Guilherme, Borges (75' Mosquera), Valverde; Cartabia, Bakkali (75' Andone), Lucas Perez

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godin, Savic, Lucas; Augusto (61' Gameiro), Thomas, Gabi, Saul; Correa (46' Gaitan), Griezmann (80' Gimenez)

Il primo tempo al Riazor è molto bloccato, infatti non arriva nessuna limpida occasione da gol. Al 20’ Griezmann prova a seminare il panico nell’area del Deportivo, ma non riesce a trovare l’assist per Correa. Intorno alla mezz’ora il Deportivo La Coruna aumenta il ritmo e non fa uscire l’Atletico per 10 minuti. I galiziani, nonostante gli sforzi, però non riescono a concretizzare e il risultato a fine primo tempo è fermo sullo 0-0. La prima vera occasione della gara arriva 30” dopo l’inizio del secondo tempo: palla in verticale per Griezmann che però tira centrale e debole, para senza problemi Pantillimon. La squadra di Simeone prova ad insistere: Gaitan, appena entrato, tira da fuori ma il portiere del Deportivo si fa trovare pronto. La partita torna a giocarsi a centrocampo, senza ulteriori occasioni. Si arriva lentamente allo scadere dei 90 minuti, quando l'Atletico va in contropiede e Lucas viene messo giù al limite da Sidnei. Thomas indovina la traiettoria giusta e sigla il vantaggio: 0-1. L'Atletico Madrid non gioca bene ma vince una partita importante, evitando il settimo pareggio nelle ultime otto gare. 

ALAVÉS-ESPANYOL 1-0

1' Santos

Basta un gol lampo di Santos dopo soli 45 secondi dall'inizio della partita per far si che l'Alaves abbia la meglio sull'Espanyol. L'attaccante venezuelano segna al volo di sinistro dopo l'assist di Pina, mettendo la palla sotto l'incrocio e battendo l'incolpevole Lopéz. Una gara caratterizzata da varie occasioni e sopratutto dai cartellini gialli: ben 7 per l'Alaves e 1 per per l'Espanyol (purtroppo decisivo perché Hermoso ne prende due e va sotto la doccia al 39'). Alavés che respira e si porta al terzultimo posto in classifica a -2 dal 17° posto utile per la salvezza, Espanyol tranquillo a metà classifica con 13 punti.

VALENCIA-LEGANES 3-0

14' Parejo, 71' Rodrigo, 82' rig. Santi Mina

Valencia (4-4-2): Neto; Montoya, Murillo, Garay, Gaya; Carlos Soler (65' Pereira), Parejo, Kondogbia, Guedes; Rodrigo (85' Toni Lato), Zaza (77' Santi Mina)

Leganes (4-3-3): Cuellar; Zaldua (73' Tito), Munoz, Siovas, Diego Rico; Brasanac, Erik Moran (60' Garriga), Gabriel; Eraso (69' El Zhar), Beauvue, Szymanowski

La squadra di Marcelino non parte fortissimo: la prima occasione arriva al minuto 14, con Guedes steso al limite da Munoz. L’ex Palermo viene ammonito e Parejo si incarica di battere la punizione: il capitano del Valencia tira sotto la barriera e batte Cuellar, portando in vantaggio i suoi. Il Leganes risponde con Eraso, bravo a controllare in area e girarsi: il suo tiro però non riesce a superare Neto. Gli ospiti avrebbero anche un’occasione clamorosa per pareggiare con Beauvue, che però solo davanti al portiere calcia alto. Ripresa più entusiasmante: al 54’ Guedes entra in area e manda fuori tempo il difensore, ma il suo destro a Cuellar battuto si spegne sul palo. Al 66’ Eraso arriva a tu per tu con il portiere del Valencia: è bravo Neto in uscita a non farsi saltare e parare la conclusione.  Il Valencia dopo il rischio trova il raddoppio: Pereira mette al centro, Munoz è in ritardo su Rodrigoche prende il tempo e di testa non perdona. Al 77' Santi Mina prende il posto di Zaza, che risponde all'applauso del pubblico del Mestalla ma lascia vedere a Marcelino tutta la sua rabbia. Pochi minuti più tardi Cuellar si salva su un tiro da fuori, sulla respinta Santi Mina viene messo a terra da un difensore: calcio di rigore! Sul dischetto si presenta proprio Santi Mina, che calcia centrale e batte il portiere avversario siglando il definitivo 3-0. Il Valencia non domina ma vince in maniera netta: settima vittoria consecutiva per la squadra di Zaza, ancora imbattuta.