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Barça-Atlético, il Cholo sfida Messi per riaprire la Liga

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Domenico Motisi

Dopo il turno infrasettimanale, il vantaggio del Barcellona sui colchoneros è sceso a cinque punti. I madrileni arrivano in Catalogna con la miglior difesa d’Europa e la coppia Griezmann-Diego Costa in grandissima forma, Valverde ha pareggiato tre delle ultime sei partite ma proverà a chiudere i conti

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Se il Barcellona non nella stessa posizione di Manchester City, Paris Saint Germain o Bayern Monaco, ovvero virtualmente campione con tre mesi d’anticipo, il merito è tutto del Cholo Simeone e del suo Atlético Madrid. Distratti dalla stagione (finora) disastrosa del Real e dai record del team di Ernesto Valverde (a +15 dagli eterni rivali), in pochi si sono accorti che i colchoneros hanno perso una sola partita in campionato, ne hanno vinte 18 su 26, hanno la miglior difesa d’Europa e si trovano a cinque punti dal Barça dopo l’infrasettimanale. Nel turno che ha preceduto il big match, i madrileni hanno infatti battuto agevolmente il Leganés per 4-0 mentre i catalani non sono andati oltre l’1-1 al Gran Canaria contro il Las Palmas.  

Come può vincerla l’Atlético

Escludendo il 3-1 subito contro il Real Madrid in Supercoppa di Spagna lo scorso 7 agosto, nessuno quest’anno è riuscito a battere il Barcellona in casa. In Liga, al Camp Nou, i blaugrana hanno perso punti soltanto contro il Celta Vigo (2-2) e il Getafe (0-0). Tuttavia, se c’è una squadra che in questo momento sembra poter battere Leo Messi e compagni nel proprio regno, questa è proprio l’Atlético Madrid. Simeone conserva dolci ricordi nello stadio catalano: fu proprio lì, dopo lo scontro diretto all’ultima giornata della stagione 2013-14, che il Cholo vinse la sua prima (e finora anche ultima) Liga spagnola. Quel giorno bastava un pareggio e pareggio fu, ma adesso servirebbe una vittoria per riaprire definitivamente la contesa e i numeri incoraggiano l’allenatore argentino. I colchoneros, infatti, vantano la migliore difesa d’Europa: sono soltanto 11 i gol incassati, nessuna squadra tra i principali campionati ha subìto meno reti. Solo difesa? Assolutamente no. I rojiblancos hanno un muro dietro ma anche due fuoriclasse davanti: Diego Costa e Antoine Griezmann. Il francese in particolare è reduce dal poker al Leganés e ha segnato sette gol nelle ultime due partite, sono 103 con la maglia dell’Atlético: è lui la risposta madrilena a Leo Messi.

Paura Barça?

Per la difesa migliore d’Europa, ci vuole la miglior coppia gol del pianeta, inutile dire di chi si tratta. Leo Messi e Luis Suárez arrivano all’appuntamento contro l’Atlético Madrid con 43 gol all’attivo, 23 per l’argentino, 20 per l’ex Liverpool. Loro due da soli hanno segnato soltanto due gol in meno rispetto a tutta la squadra di Simeone. Numeri che ormai non fanno più notizia, almeno non quanto i quattro pareggi nelle ultime sette partite del Barça (compreso quello in Champions a Londra contro il Chelsea di Conte). Con l’1-1 a Las Palmas i catalani hanno visto così ridurre ulteriormente il distacco nei confronti dei ragazzi di Simeone che vincendo al Camp Nou si porterebbero a soli due punti. Appena qualche giornata fa, tutto ciò sembrava impossibile: Valverde e i suoi avevano un vantaggio a due cifre nei confronti delle inseguitrici ma i tre passi falsi negli ultimi sei match di Liga hanno riaperto tutto. In ogni caso, difficile pensare che una squadra abituata a vincere e con un attacco composto da Messi, Suárez e Coutinho possa sentire la pressione di un Atlético mai così vicino.

Rapporti tesi tra i due club

Vincere a Barcellona, e provare soffiare ai catalani una Liga che pareva già tra le mani di Messi sul bus scoperto in giro per le ramblas, avrebbe per l’Atlético Madrid un sapore del tutto particolare. È vero che sia i colchoneros sia i blaugrana hanno nel Real Madrid il rivale più odiato, ma è altrettanto innegabile che i rapporti tra i due club non sono esattamente cordiali e sereni. Più che le tifoserie, infatti, a farsi la “guerra” nell’ultimo periodo sono state proprio le due dirigenze. Il presidente dei madrileni, Enrique Cerezo, ha denunciato il club catalano alla Fifa lo scorso dicembre. L’accusa era quella di aver contattato in maniera illecita proprio Antoine Griezmann. Il francese piaceva (e piace tuttora) moltissimo al Barcellona e in alcuni media spagnoli è stato scritto che è stato lo stesso attaccante a chiedere al club cinque volte campione d’Europa di pagare la clausola rescissoria per poter giocare a fianco di Messi. Il timore di perdere il proprio miglior giocatore ha così convinto l’Atlético Madrid ad aumentare da 100 a 200 milioni di euro la clausola del numero sette, ma lo stesso petit diable avrebbe ottenuto un’opzione che prevede un nuovo dimezzamento a partire dal prossimo 30 giugno. A quel punto è probabile che il Barça tornerà a farsi sentire. D'altronde se spendi 105 milioni più bonus per Dembélé e 160 per Coutinho, i 100 per Griezmann sembrerebbero quasi pochi. Prima però, va affrontato, da avversario, al Camp Nou.