"Calma, yo estoy aquí", Yamal imita CR7 e lancia la sfida a Vinicius

È per tutti da tempo l’erede di Messi. Ala destra di piede mancino, devastante nell’uno contro uno, veloce palla al piede e un talento precoce, capace di fare la differenza anche a 17 anni. La scorsa estate, dopo un Europeo straripante, una foto in cui Leo lo ‘battezzava’ da bambino ha fatto il giro del web. Sembrava essere l’ultima dimostrazione: Lamine Yamal è davvero l’erede della ‘Pulga’, battezzato dal tocco magico dell’argentino. Al Santiago Bernabeu, nel Clasico contro il Real, lo spagnolo ha fatto invece… ‘il Cristiano Ronaldo’, imitando un’iconica esultanza del portoghese fatta per la prima volta proprio in una sfida contro il Barça. “Calma, yo estoy aquí”. È il 21 aprile del 2012 e il Barcellona di Guardiola ospita il Real Madrid di Mourinho al Camp Nou. In quegli anni la rivalità tra i due club è più che mai viva, accentuata daquelle tra i due allenatori e tra i due super campioni al top della carriere, Messi e Cristiano Ronaldo. Ad avere la meglio è quasi sempre la squadra blaugrana, ma quella sera i Blancos scendono in campo con il solito spirito battagliero e con una maggiore lucidità che gli permette di imporsi. Khedira sblocca il match nel primo tempo, Alexis Sanchez pareggia nella ripresa. Ma il pari dura poco, passano appena due minuti e Cristiano Ronaldo batte Victor Valdes con un forte destro a incrociare. È il momento. Il portoghese abbassa più volte la mano e ‘invita’ il Camp Nou alla calma. Poi si indica: ‘qui ci sono io’. Un’esultanza arrogante e provocatoria, ma non irrispettosa. Un’esultanza che descrive la personalità di Cristiano Ronaldo anche più del ‘sium’, a cui oggi è inevitabilmente associato. Esultare in casa dei rivali dicendo “calma, yo estoy aquí” significa avere una forte personalità e una grandissima considerazione di sé. Caratteristiche che CR7 non ha mai nascosto. Yamal, invece, è sempre apparso come un ragazzo più timido. Sicuro di sé con il pallone tra i piedi, un ragazzino della sua età in qualsiasi altra occasione. Un po’ come Messi. Nella notte del Bernabeu Yamal ha cambiato approccio. Emulare l’esultanza di Cristiano Ronaldo contro l’ex squadra del portoghese è dimostrazione di grandissima personalità. Non solo. Quando CR7 ha avuto la sfrontatezza di ‘silenziare’ il Camp Nou aveva già 27 anni, una miriade di gol segnati, tanti trofei vinti e un Pallone d’Oro. Yamal di anni ne ha appena 17, ha sì vinto un Europeo da protagonista ma ha ancora tanto da dimostrare. E non finisce qui. L’esultanza di Yamal è ancora più potente perché fatta a due giorni dalla cerimonia del Pallone d’Oro che, salvo sorprese, vedrà vincere Vinicius. Il classe 2007 si è preso la scena ‘a casa’ del brasiliano e lo ha fatto nella maniera più eclatante possibile, rimettendo in discussione l’eredità di Cristiano che si era faticosamente conquistato negli anni. Da erede di Messi a erede di Cristiano. Nella notte del 4-0 blaugrana al Bernabeu, Yamal ha compiuto una nuova evoluzione, lanciando la sfida a Vinicius non solo per la Liga ma anche per il prossimo Pallone d’Oro. “Quest’anno potrebbe anche essere tuo ma per il prossimo yo estoy aquí”…

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