Farioli: "La salute mentale non deve essere un tabù"

nizza
©IPA/Fotogramma
beka_beka_nizza_ipa

L'allenatore del Nizza ha espresso la sua vicinanza al giocatore Beka Beka, che ieri aveva minacciato il suicidio, cercando di sensibilizzare intorno al tema. "Non dobbiamo nasconderci di fronte a questo tipo di problema", afferma, "La salute mentale non dovrebbe essere un tabù"

LA CRONACA DELL'ACCADUTO

Non è una giornata come le altre”, esordisce Francesco Farioli, allenatore del Nizza, in conferenza stampa. Ieri Alexis Beka Beka ha minacciato di gettarsi dal ponte del viadotto Magnan; il giocatore, portato in salvo dai vigili del fuoco, sta attraversando un periodo difficile per la sua vita. L’episodio ha ovviamente toccato tutti, dai compagni di squadra allo staff, fino ai tifosi. 

"Non dobbiamo nasconderci di fronte a questi problemi"

L’allenatore italiano, partendo dal caso del suo giocatore, ha voluto parlare della salute mentale degli atleti: “Non dobbiamo nasconderci quando affrontiamo questo tipo di problemi”, afferma riferendosi al fatto che spesso parlare di depressione è visto come un segno di debolezza. In particolare, il tema è spesso sottovalutato, in quanto si ritiene che la pressione delle partite sia compensata dagli stipendi milionari degli atleti. “Tendiamo a pensare che i calciatori siano superstar, ma sono esseri umani come tutti noi. Grandi atleti come Tyson Fury o Michael Phelps hanno parlato di queste difficoltà, non dovrebbe essere un tabù”.