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Nigeria-Argentina, Rohr: "Adoriamo Messi, ma in questo mondo non esiste compassione"

Mondiali

Alla vigilia della sfida con l’Argentina, il commissario tecnico della Nigeria ha parlato così in conferenza stampa: “Dobbiamo e vogliamo vincere. Non ci importa se può essere l’ultimo Mondiale di Messi, non siamo qui per vederlo giocare”

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Tutto si decide nel finale. Saranno gli ultimi 90 minuti della fase a gironi a decretare chi tra Argentina, Islanda e Nigeria conquisterà il secondo posto nel gruppo che dà la qualificazione agli ottavi. Gli africani affronteranno l’Albiceleste, dopo aver battuto l’Islanda e perso con la Croazia. “Daremo tutti noi stessi per giocare duramente. Dobbiamo vincere e vogliamo vincere: potrebbe venirne fuori una gara spettacolare. Abbiamo avuto un giorno in meno per prepararci a questa partita e spero che i giocatori non ne risentano” ha detto Gernot Rohr, commissario tecnico della nazionale nigeriana, in conferenza stampa. In caso di successo, la Nigeria sarebbe responsabile di una delle eliminazioni più clamorose nella storia dei Mondiali, specialmente perché a farci le spese sarebbe uno dei giocatori più forti di sempre. Del quale il c.t. ha parlato così: “Adoriamo Messi, ma non ci importa se potrebbe essere il suo ultimo Mondiale, onestamente non siamo qui per vederlo giocare e in questo tipo di mondo non esiste compassione. Non gli faremo alcun regalo, insomma. L'ho visto bene comunque, è ad un buon livello di forma”.

L’infortunio del capitano

In vista della partita di domani, la Nigeria dovrà fare i conti con l’infortunio occorso a John Obi Mikel, capitano della nazionale. “Ha una frattura al terzo metatarso della mano sinistra, quindi dovrà giocare con un tutore in gesso e plastica e spero che non gli crei problemi. Abbiamo molti giocatori giovani che spero abbiano imparato dagli errori commessi. L'Argentina ha tanti veterani ma l'importante sarà essere concentrati e disciplinati in campo” ha concluso Rohr.