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Mondiali 2018 Russia, la Svezia sta con Durmaz dopo gli insulti social: "Non chiamatemi terrorista"

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Il centrocampista di Andersson è stato attaccato pesantamente dopo aver commesso il fallo che ha portato al gol di Kross contro la Germania e ha deciso di rispondere con un messaggio a questi insulti: "Non chiamatemi terrorista"

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A volte commettere un fallo può costare carissimo. E se questo arriva poi in pieno recupero, nonostante non si tratti di un calcio di rigore, le conseguenze possono essere negative per tutti perché il tempo per rimediare è ormai scaduto. Lo sa bene Jimmy Durmaz, centrocampista della Svezia, autore dell'ultima scorrettezza avvenuta nel match contro la Germania e che ha prodotto poi la punizione vincente trasformata da Toni Kroos che ha consegnato ai suoi i primi tre punti di questo Mondiale. Il giocatore tedesco è stato ovviamente celebrato come l'eroe della serata, mentre Durmaz è stato ricoperto di insulti. Aspettarsi qualche critica dopo aver effettuato un fallo - alla fine risultato decisivo - ci può anche stare, ma tutto deve rientrare negli ambiti calcistici e non toccare la sfera privata del calciatore. Purtroppo non è quello che è successo. Il profilo Instagram del mediano del Tolosa è stato infatti subissato di messaggi a sfondo razzista, vista l'origine turca della sua famiglia. Tanti, troppi per essere digeriti in silenzio. E così il giocatore, attraverso gli account social della Federazione svedese, ha deciso di pubblicare un video messaggio per dire basta a questi insulti: "Essere criticati fa parte dello sport e va accettato - ha dichiarato il centrocampista classe '89 -. Ma non si può accettare l'essere chiamato terrorista né leggere minacce di morte rivolte alla mia famiglia. Allo stesso tempo voglio ringraziare chi mi è stato vicino. Siamo la Svezia: siamo o non siamo uniti?" ha concluso rivolgendosi ai suoi compagni e questi in coro hanno gli hanno risposto: "Vaff... al razzismo!".

Durmaz avrà comunque ancora 90 minuti per riscattarsi e regalare la qualificazione ai gialloblù. La Nazionale di Andersson scenderà in campo mercoledì alle 16 per affrontare il Messico, capolista al momento del girone F con 6 punti. Gli scandinavi, vista la contemporanea sfida tra Germania e Corea del Sud, facile sulla carta per i tedeschi, saranno quasi obbligati a vincere con un numero elevato di gol per volare agli ottavi in virù della differenza reti. Dovesse andar male agli svedesi, l'importante sarà non assistere di nuovo a insulti spregevoli sui social da parte di qualche leone da tastiera.