Francia, Areola versione “Karate Kid”: salta e tocca la traversa col piede!

Nations League
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Magia del portiere del Psg nel pre partita del match contro l’Olanda. La telecamera dietro la porta lo immortala in un clamoroso salto. Contro la Germania è stato il migliore in campo, e in stagione si giocherà il posto da titolare con Buffon   

FRANCIA-OLANDA, LA PARTITA

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Salta e tocca la traversa col piede. Parola d’ordine: agilità. Nome completo Alphonse Areola e in codice “The Karate Kid”, come la mossa d’arte marziale giapponese che ha sfoggiato prima della partita contro l’Olanda. Nations League, State de France e magia “fuori onda” che ha fatto il giro del web. Come c’è riuscito? Allenamento, durissimo, per uno che sarebbe alto un metro e novantacinque e dovrebbe fare fatica più di tanti altri a muoversi come un gatto. Sulla linea di porta ma anche in porta, dove nella prima sfida contro la Germania aveva già messo a segno due record clamorosi: primo francese di sempre a debuttare con la nazionale dopo aver vinto un Mondiale. E poi, recordman di parate in una singola partita per i Bleus (6), infrangendo un primato che durava da oltre dieci anni. Madame et monsieur: Alphonse Areola.

Chi è

Cresciuto nelle giovanili del Psg, classe 1993, francese di Parigi con origini filippine. Nella vita combatte, per una maglia da titolare che sembra sempre sfuggirgli sul più bello. E para, proprio come contro la Germania (nel suo esordio da record) e anche contro l’Olanda, dove a dirla tutta sul gol di Babel avrebbe potuto fare qualcosa di più. Un vero peccato, perché per lui ogni parata è decisiva, e perché coi suoi guantoni vuole guadagnarsi al più presto il rinnovo col Psg. Data di scadenza: 30 giugno 2019, anche se lui a TF1 dice di aver già “iniziato a parlarne con la società”. Nonostante quel ruolo da leader della porta sfugga sempre. Nel 2013 va farsi le ossa in Ligue 2 in prestito al Lens, poi cambia altre due squadre nel giro di due anni: prima il Bastia e poi il Villarreal. Nel 2016 finalmente torna a casa per giocarsi una maglia da titolare poi condivisa col collega tedesco Kevin Trapp, che finirà alle sue spalle nelle gerarchie dell’ultima stagione. Alphonse ce l’ha finalmente fatta? Neanche per idea, perché in estate la squadra compra tale Gianluigi Buffon, tradotto: il miglior portiere della storia del calcio. Ma neanche così Areola si scompone: nei quattro match di Ligue 1 due li ha giocati lui e due Buffon. Dal cui dualismo può imparare tantissimo. Tranne l’agilità. Quello è un marchio di fabbrica di Alphonse.