
Nazionale, la nuova mascotte degli Azzurri nasce da un'idea di Carlo Rambaldi. FOTO
Un cucciolo di pastore maremmano-abruzzese sarà la mascotte di tutte le nazionali italiane, una "creatura" del maestro Carlo Rambaldi, vincitore di 3 premi Oscar. I bozzetti, i disegni e l'immagine realizzata in tridimensionale saranno esposti dal 9 giugno e per tutto il periodo degli Europei all'interno di "Casa Azzurri"

LA NUOVA MASCOTTE. La faccia tenera e simpatica di un pastore maremmano-abruzzese da oggi in poi accompagnerà le nazionali azzurre in tutte le loro avventure. La mascotte è figlia di un passato illustre: è un'opera del grande Carlo Rambaldi, scomparso nel 2012 e celebre per le sue creature in campo cinematografico, tra le quali "E.T. l'extra-terrestre".

SIMBOLO DI ITALIANITA'. Negli appunti allegati al bozzetto della mascotte, Rambaldi scriveva di aver scelto questa limmagine "perché è un cane dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua storia è intimamente legata alla storia millenaria della nostra terra e delle sue genti, adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità”. Oltre ad aver individuato in questo animale "la capacità di iniziativa, la competitività, la fedeltà, il senso del gruppo".

OSCAR ALLA DOLCEZZA. “Rambaldi – racconta il presidente della FIGC Gabriele Gravina – nel 2007 mi consegnò un book che conteneva questi bozzetti che io ho donato alla Federazione. La sua fama all'estero era straordinaria, ma lamentava di essere stato poco considerato in Italia. Sono orgoglioso di aver dato vita ad un’altra sua creazione: oggi regaliamo simbolicamente a Carlo Rambaldi il quarto Oscar e agli italiani tanta dolcezza”.

PASSIONE DI FAMIGLIA. Alla realizzazione di questo progetto hanno collaborato Victor e Daniela Rambaldi, figli del genio degli effetti speciali e titolari della Fondazione Carlo Rambaldi: “Sono grata al presidente Gravina – ha dichiarato Daniela Rambaldi – per la grande dedizione verso questo progetto di mio padre, che rappresenta l'ennesimo grande traguardo, impreziosito dall'essere venuto da quell'Italia tanto amata, ma che ha gratificato poco il suo operato”.

ALIEN. Il secondo Oscar nel 1979 per "Alien" di Ridley Scott, la pellicola che ha lanciato la carriera dell'attrice Sigourney Weaver. Rampaldi contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all'ideazione della creatura aliena divenuta poi un cult assoluto del cinema mondiale.

E.T. Tre anni più tardi, nel 1982, il capolavoro di Rambaldi, che commuove il mondo: il protagonista di E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg.

IN FORMATO TRIDIMENSIONALE. Dai figli di Rambaldi è nata l’idea di realizzare i bozzetti del padre in formato tridimensionale: “È stato un lavoro lungo - ha spiegato il figlio Victor - che ha richiesto molta attenzione ai dettagli, per poter interpretare appieno i disegni del progetto originale di mio padre, e ritengo che il lavoro finale sia di assoluto valore”.

IN MOSTRA DAL 9 GIUGNO. L’intero percorso, dai bozzetti, ai disegni, dall’idea alla realizzazione in tridimensionale della mascotte di Rambaldi, saranno esposti dal 9 giugno, e per tutto il periodo degli Europei, in uno speciale corner dedicato a Carlo Rambaldi all’interno di ‘Casa Azzurri’.

L'OMAGGIO A RAMBALDI. Proprio in questa sede, infatti, la FIGC ha inteso dare un'area espositiva alla Fondazione Carlo Rambaldi ed alla Rambaldi Promotions per far conoscere al pubblico e ai tifosi italiani il progetto che ha portato alla realizzazione della mascotte, oltre ad un video dedicato alla carriera del tre volte premio Oscar.