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Manchester United, gol di Shaw: il terzino rinasce dopo le litigate con Mou e i chili di troppo

Premier League

Fabrizio Moretto

Il terzino inglese, considerando enfant prodige a 18 anni, era pronto a cambiare aria dopo i faccia a faccia con Mourinho e le critiche estive per aver accumulato peso. Da lì è cominciata la sua redenzione, coincisa con la rete del 2-0 al Leicester

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Il calcio è strano. Lo si è detto tante volte, ma il campo non smette mai di stupire e continua a offrire racconti incredibili, utili solo a valorizzare questo discusso e quasi paradossale concetto. Calciatori con le valigie in mano a cui basta un gol per cambiare la propria storia personale e costruirsi un futuro completamente diverso. L'esempio migliore, in tal senso, ci arriva dall'ultima - prima sulla carta - giornata di Premier, dove Luke Shaw è stato premiato con un gol ai danni del Leicester per i duri mesi di lavoro trascorsi, regalando così la sicurezza del primo successo in questo campionato a José Mourinho. Una rete di scaltrezza e ostinazione, forse banale per ciò che ci si aspetta da un giocatore del Manchester United, ma non per chi da professionista non aveva mai segnato prima d'ora e arrivava da quattro anni d'inferno che ne avevano apparecchiato l'addio al Teatro dei Sogni. Dopo essersi meritatamente guadagnato la prima pagina dei giornali da ragazzino infatti, con prestazioni eccellenti con il Southampton e una cessione record ai Red Devils (circa 40 milioni), Shaw ha avuto a che fare con una parabola discendente. L'alto ingaggio promesso a un così giovane profilo ha rappresentato il primo ostacolo della sua carriera a Old Trafford, coincisa con appena 20 presenze nella stagione del debutto, e diventata poi  tremendamente complicata con la rottura di tibia e perone subita in un match di Champions League contro il Psv. Da quel momento rientrare nelle grazie degli allenatori è diventato sempre più difficile e poco è cambiato con l'approdo sulla panchina di Mourinho. Lo Special One lo ha recuperato mentalmente e fisicamente per un breve periodo a cavallo tra il dicembre 2017 e il gennaio di quest'anno, ma il rapporto tra i due ha raggiunto i minimi termini con l'arrivo della primavera. All'ennesima bocciatura sul terreno di gioco i toni si sono accesi negli spogliatoi, con Shaw che ha accusato il mister di puntare il dito solo ed esclusivamente contro di lui.

La situazione è diventata una bolla pronta a scoppiare in estate. L'Inghilterra stava disputando un eccellente Mondiale in Russia, mentre lui, da luminoso prospetto in declino, si godeva le vacanze in compagnia di amici e fidanzata su uno yatch a Ibiza. Nulla di strano, a parte la forma fisica mostrata dal classe '95, con più di qualche chilo di troppo. Una condizione che ha ovviamente scatenato le critiche, già premature, dei suoi tifosi e che lui non ha inizialmente gradito, salvo poi fare mea culpa e promettere un pronto ritorno ai giorni migliori. Detto, fatto. Perché Shaw è andato a Dubai, in largo anticipo rispetto all'inizio della preparazione con il Manchester, e si è dato da fare per riassumere le sembianze di un calciatore, quelle che a 18 anni erano pronte a far sognare una Nazione intera. La sua avventura con i Red Devils sembrava giunta al capolinea, ma le difficoltà legate al mercato e un ritardo di condizione dei suoi compagni causa Mondiali gli hanno permesso di avere a disposizione un'altra chance dal primo minuto in occasione della gara d'avvio della Premier. E lui l'ha saputa sfruttare alla grande, trovando la prima gioia da professionista che gli permetterà finalmente di tornare sulle prime pagine dei giornali per una notizia positiva. Ancora troppo poco per scacciare via definitivamente i fantasmi del passato, ma quanto basta per ritrovare serenità e ricordare a se stessi che non è mai troppo tardi.

Fonte foto: The Sun