L’ultima trovata dello Special One, che in vista del delicato impegno in Premier League contro l’Arsenal ha pensato di rivitalizzare la sua squadra utilizzando parole forti: "Una cosa è offrire buone prestazioni, un’altra cosa è essere calciatori professionisti"
C’era una volta José Mourinho, l’allenatore che avrebbe fatto di tutto per difendere la sua squadra e per il quale tutti i suoi giocatori – o quasi – si sarebbero gettati nel fuoco. Adesso, però, qualcosa è cambiato. Probabilmente complici anche gli scarsi risultati ottenuti nell’ultimo periodo alla guida del Manchester United, l’approccio dello Special One con lo spogliatoio non è più idilliaco come una volta. Diversi, infatti, i contrasti che si sono verificati tra l’allenatore portoghese e alcuni dei suoi calciatori, che in più di una circostanza sono stati anche attaccati direttamente. E ancora una volta, prima della delicata sfida di Premier League contro l’Arsenal, Mou ha pensato di utilizzare toni forti per tentare di rivitalizzare i Red Devils. Conscio dell’importanza del match contro gli uomini di Emery, una gara da non sbagliare per non scivolare a distanza siderale dalla zona Champions in classifica, come di consueto lo Special One non ha usato mezzi termini.
Mou contro tutti
Niente giri di parole, dunque, come riportato dal Mirror Mourinho è andato dritto al punto. "Ci sono alcuni giocatori che dimostrano di tenerci più di altri. I calciatori vengono pagati, e spesso molto bene, per essere dei veri professionisti – ha detto il manager del Manchester United – e in questo senso hanno il dovere di dare sempre tutto e di giocare ogni partita al massimo delle possibilità. Un calciatore deve rispettare milioni di tifosi in tutto il mondo, oltre che le gerarchie esistenti nel suo club. Fare delle buone prestazioni è una cosa, ma essere un calciatore professionista è un’altra cosa. Se si dice che le prestazioni di un giocatore dipendono dalla bravura dell’allenatore, allora si sta dicendo che il calciatore è disonesto". Poi l’attacco ad alcuni critici, con probabile particolare riferimento per l’ex bandiera dei Red Devils Paul Scholes: "Facendo considerazioni di questo genere, sono disonesti anche tutti quei critici che sono stati calciatori", ha concluso Mourinho.