Haaland e "l'arte" dello scanning: la qualità in più per segnare sempre
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Il professor Geir Jordet della Norwegian School of Science Sport ha studiato lo scanning, cioè quante volte un giocatore distoglie lo sguardo dalla palla nei 10 secondi prima di riceverla. Haaland sfrutta al meglio questa dote che lo avvicina più a un centrocampista che ad un centravanti e gli consente di avere il timing perfetto per andare a segno
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- Venti gol in quattordici presenze. Sono i numeri incredibili di Erling Haaland nei primi tre mesi al Manchester City. Un giocatore fenomenale che è stato anche oggetto di studio da parte del professore Geir Jordet della Norwegian School of Science Sport . Qual è l'arma in più di Haaland? Lo scanning
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- Scanning ha un chiaro significato: distogliere lo sguardo dalla palla nei 10 secondi prima di riceverla. Il professore Jordet ha esaminato centinaia di partite sin dagli anni '90 per capire che è un gesto tecnico che fanno in tanti.
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- Il professor Jordet ha scoperto che i centrocampisti centrali fanno 0,53 scannerizzazioni al secondo. Significa che nei 10 secondi prima di ricevere la palla, distolgono l'attenzione da questa ben cinque volte. Gli attaccanti sono ultimi in questa statistica, ma Haaland si avvicina ai centrocampisti: circa 0,50 scan al secondo.
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- Il primo gol preso in analisi è quello del momentaneo 2-2 contro il Crystal Palace dello scorso 27 agosto. Haaland scannerizza cinque volte in 6''80: sostanzialmente, prima di ricevere il pallone è conscio di ciò che sta accadendo attorno a lui.
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- Nella stessa azione è significativa questa immagine: ben 13 giocatori guardano il pallone, ma Haaland no e si concentra sullo spazio
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- Il secondo gol analizzato è sempre nella partita contro il Crystal Palace, quello del definitivo 4-2. Qui Haaland gestisce l'avversario vicino a lui, distante appena 3,86 metri.
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- Prima di ricevere il pallone dal compagno di squadra, l'attaccante norvegese guarda per ben due volte l'avversario
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- In questo modo riesce a fare la scelta giusta: copre il pallone con il corpo, tiene l'avversario a distanza e va a segno.
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- Haaland utilizza lo scanning anche in un altro modo. Quando è libero dagli avversari, non guarda la palla ma il portiere e la distanza dalla porta, così ha tutte le informazioni per andare a segno. Il caso in esame riguarda West Ham-Manchester City e il gol del 2-0, quando Haaland si presenta a tu per tu con Fabianski e lo batte
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- Grazie allo scanning, Haaland evita anche il fuorigioco. In stagione, infatti, gli sono stati fischiati solo due offside. Un dato incredibile anche in confronto ai migliori negli altri top 5 campionati europei. Basti pensare che il suo "rivale" del Liverpool, Darwin Nunez, ha una media di 1,8 offside a partita.
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- Nel suo lungo studio, il professor Jordet ha diviso i giocatori in due categorie: low scanners, chi scannerizza poco, e high scanners, chi scannerizza tanto. Gli "high scanners" passano meglio il pallone, guardano il gioco e aiuta la squadra a giocare a calcio. Altra componente fondamentale è il timing: i calciatori scannerizzano in mezzo ai tocchi del pallone dei compagni e si guardano attorno per recepire il maggior numero di informazioni possibili
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- Nello studio è emerso che gli scanners migliori sono i centrocampisti, ma il migliore in assoluto è Xavi. L'ex Barcellona vantava 0,83 scan al secondo. Completano il podio Fabregas (0.76) e Gundogan (0.66). Cosa hanno in comune questi tre giocatori? Sono stati allenati tutti da Guardiola