Guardiola: "Pelé eterno, ma il mio preferito è Messi"
il pensieroL'allenatore del Manchester City va controcorrente: "Per i brasiliani Pelé è stato il più grande, così come Maradona o Di Stefano per gli argentini. Ognuno ha il suo preferito, il mio sarà sempre Messi". E su O Rei: "Quando giocava non ero nato, ma è come un bel film che ha un'eredità tale che tanti anni dopo si parla ancora di lui"
Nell'eterna discussione sul migliore giocatore di sempre tra Maradona e Pelé, c'è chi inserisce un terzo nome nella lista. A farlo è Pep Guardiola che, chiamato in causa sull'argomento, va controcorrente e fa il nome di Leo Messi: "Per i brasiliani Pelé è stato il più grande, così come capisco gli argentini che dicono Maradona o Di Stefano o Messi - spiega l'allenatore del Manchester City - Ognuno ha il suo preferito e penso che questa sia una cosa bella. Non significa che uno sia meglio di un altro. Io direi sempre che Messi è il mio favorito, ma capisco se la gente ne sceglie un altro. Che problema c'è. Tutti hanno dato il loro contributo al calcio mondiale".
"Pelé eterno, come un bel film"
Guardiola ha ricordato Pelé e l'eredità che ha lasciato al mondo del calcio, paragonandolo a un capolavoro del cinema: "Quando lui giocava io non ero nato, ma è come per un bel film che ha un'eredità tale che tanti anni dopo stiamo ancora parlando di lui, e questo perché è stato fantastico - racconta - Pelé, Maradona, Cruyff, Messi, Beckenbauer, Cristiano Ronaldo, questo tipo di giocatori saranno per sempre, saranno eterni. Hanno fatto così tante cose e per così tanti anni, non solo in campo ma anche fuori, per il loro Paese e per le squadre in cui hanno giocato. E questi giocatori sono quelli che rendono il nostro business, il nostro lavoro, o come volete chiamarlo, un posto migliore".
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"Pelé ha reso speciale il numero 10"
L'allenatore, infine, ha parlato del valore che ha acquisito la maglia numero 10 dopo Pelé, il precursore nel suo ruolo: "Penso che Neymar abbia detto una grande cosa, cioè che prima di Pele il numero 10 era solo un numero e dopo di lui è diventato qualcosa di speciale. Tutti i grandi giocatori vogliono portare il numero 10 nelle loro squadre, ciò che ha fatto per il calcio è lì e rimarrà per sempre".