Inter, Gaglia: "Con la Juve per fare risultato"

Serie A
Roberto Gagliardini, il grande acquisto di gennaio dell'Inter (getty)
01_gagliardini_getty

Il nuovo centrocampista nerazzurro fa eco a Candreva: "Con la Juventus ce la possiamo giocare". Sulla sua crescita: "Dopo tanti anni in Serie B mi sentivo in ritardo. Sognavo la A e ora darò tutto per stare qui"

"E' la mia prima partita contro la Juve, sicuramente è difficilissima, è la squadra più forte del campionato ma andiamo lì per fare risultato". Queste le parole in conferenza di Roberto Gagliardini, grande colpo del mercato di gennaio dell'Inter. Per lui la prima apparizione in nerazzurro davanti ai giornalisti, dopo una presentazione ufficiale in scena solo via social. Domenica Juventus-Inter, già un big match: "La squadra c’è, anche dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio. Sorpreso del mio impatto? No, sono sicuro dei miei mezzi, sapevo cosa potevo fare per la squadra. Giocando subito è stato più facile integrarmi, sono contento e spero di continuare così”

Sulla Juventus - “Credo la loro forza sia la squadra, non solo uno dei reparti. Comunque sì, anche il centrocampo è fortissimo. Noi abbiamo la convinzione di giocarcela ad armi pari, di poter fare risultato. Per loro far bene sarebbe un tassello importante, ma se vincessimo noi daremmo un messaggio al campionato dimostrando di poter stare tra le prime tre. Quanto sono stato vicino alla Juventus? Non lo so e non mi interessa, sono qui ora. Non pensavo neanche di venire all'Inter, ero contento all'Atalanta. Poi è arrivata l'offerta importante dell'Inter ed è stata un'operazione positiva. Ma della Juve non so nulla".


Come giocarsela - “L'inizio sarà fondamentale, partire con la cattiveria giusta è importante per far capire che possiamo dire la nostra. Dovremo essere corti e compatti, pronti a difenderci e ad attaccare. Loro sono la squadra più forte, se potessi togliere uno di loro toglierei Bonucci, il difensore più completo a livello complessivo. Guardando la classifica ce la possiamo giocare con Roma e Napoli ma essendo dietro non dipende solo da noi. Gli scontri diretti ci potranno permettere di sorpassarle. Faremo la corsa su entrambe e a fine anno vedremo dove saremo".

Crescita - "Credo di aver cambiato mentalità con Gasperini, ho cambiato concezione del mio gioco. Prima non avevo chiaro come mettere le mie caratteristiche a disposizione della squadra, con il mister sono cambiato. Lui era soddisfatto del mio trasferimento, era contento per me ma un po' meno per l’Atalanta.  Dopo diversi anni in B avevo il pensiero di sentirmi in ritardo, volevo arrivare in A e credevo di essere in ritardo rispetto ai miei compagni. Quest'anno è stato particolare, bene all'Atalanta, poi l'Inter, un crescendo forse troppo veloce. Ma ora darò tutto per stare qui".  

Nazionale - "Non ci sto pensando tanto - ha concluso Gagliardini - arrivare qui è stata un'opportunità che cerco di sfruttare al meglio. Devo migliorare tanto, mi rendo conto che il gol è qualcosa importante a livello personale e di squadra. Dovrei essere più cattivo e convinto e crederci di più. Non saprei dire cosa fare per migliorare, magari segnando il primo gol arriveranno altre reti. Continuando così la Nazionale sarà una conseguenza”.