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Juventus, Buffon: "Vincere è un sacrificio enorme"

Serie A
Gianluigi Buffon durante Juventus-Crotone (getty)

Il portiere della nazionale è tra gli "esacampioni" bianconeri: "Da cinque anni partiamo favoriti, spesso vincere diventa un assillo: non è facile". Sulla sconfitta di Roma: "Siamo andati lì in vacanza, non mi piace fare figure così. Con il Crotone volevamo reagire"

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È fuori di dubbio l’emblema dei cosiddetti “magnifici”, i giocatori Juventini capaci di vincere tutti e sei gli ultimi campionati di Serie A. Gianluigi Buffon continua a migliorarsi e, soprattutto, a collezionare trofei. Già due quelli alzati in questa stagione, in attesa della finale di Cardiff del tre giugno: “Un aggettivo rapito per ognuno dei sei Scudetti? In questo momento non ho la lucidità per pensarci”, ha detto scherzando dopo il 3-0 al Crotone che ha di fatto chiuso in bellezza il campionato bianconero. “A parte il primo, dove siamo stati la sorpresa, poi siamo sempre partiti favoriti sulla carta. Vincere è un sacrifico enorme, tutti i giorni lavori per migliorarti, ogni pareggio è una mezza sconfitta. Poi diventa un assillo”. La testa ora va inevitabilmente alla finale di Champions League, che potrebbe proiettare Buffon anche verso la conquista del Pallone d’Oro. Anche se il numero uno della nazionale glissa: "Io ho pensato per una settimana alla partita contro il Real Madrid. Sono andato praticamente in villeggiatura a Roma, a fare una figura pessima. Siccome ho 39 anni e non mi piace fare queste figure, volevo reagire. Dopo la bruta gara di Roma c’era la necessità di ritrovare le giuste energie".