Inter, Icardi è una macchina da gol: tutti i suoi numeri

Serie A
Mauro Icardi, attaccante dell'Inter (getty)

L'attaccante di Rosario, caponnanoniere del campionato con 13 reti, è già proiettato a raggiungere la quota 100 in Serie A: con la doppietta all'Atalanta, ha raggiunto gli 84 gol in Italia. E il 95% li ha realizzati in area di rigore...

Una continuità fuori dal comune. Quella di Mauro Icardi: l’attaccante più letale della Serie A. L’Atalanta è stata la sua ultima vittima illustre: sotto la Nord una doppietta “serpentesca”, come l’avrebbe definita il suo allenatore, Luciano Spalletti. Due colpi di testa improvvisi, due guizzi da area di rigore: un marchio di fabbrica più che riconoscibile. E i numeri dell’argentino continuano a essere alimentati, giornata dopo giornata: se è vero che l’Inter in questa stagione non vuole fermarsi, lui è ormai incontenibile dal 2013. 13 in 13 partite in questa stagione per l’attuale capocannoniere della Serie A: 9 gol segnati da dentro area, 4 da calcio di rigore. Infallibile.

I numeri di Maurito

Per un classe 1993 come Icardi, parlare di “quota 100” sembra fantascienza. E invece, per raggiungere il primo fatidico traguardo, all’argentino dell’Inter manca davvero poco: i due gol all’Atalanta portano a 84 le sue reti totali in Serie A, con la tripla cifra che - chissà - potrà essere oltrepassata già in questa stagione. I suoi numeri in area di rigore sono, poi, ancora più impressionanti: delle 84 reti, ben 68 sono state segnate nella zona immediatamente circostante alla porta avversaria. E se a queste sommiamo i 12 rigori realizzati, il risultato è presto trovato: Icardi ha segnato da dentro l’area il 95.2% delle volte. Il restante 4.8% (4 gol), invece, da fuori dall’area di rigore. L’attaccante di Rosario ha dimostrato di saper segnare in tutti i modi: 51 i gol arrivati grazie all’uso del suo piede forte, il destro, 18 con il sinistro e ben 14 quelli di testa.

Obiettivo Champions e Mondiale

Il lavoro con Luciano Spalletti sta dando i suoi frutti: Icardi è oggi non solo rifinitore di un'Inter più solida che mai, ma anche capitano di sacrificio e promotore del lavoro di squadra. Caratteristiche che, se mantenute, potranno garantirgli anche un posto nella rosa che Sampaoli porterà al prossimo Mondiale di Russia. Prima, però, la testa va alla Champions League, che all'Inter manca da troppo tempo. E l'attaccante rosarino sembra più convinto che mai: "Se continuo a segnare così va benissimo - ha detto dopo il 2-0 all'Atalanta - L'obiettivo è tornare in Champions con l'Inter, poi dopo penserò al mondiale".