Sampdoria Inter 0-5: gol e highlights. Poker di Icardi e Perisic

Serie A

L'Inter ritrova i gol dei suoi uomini migliori: Perisic (non segnava dalla tripletta al Chievo del 3 dicembre scorso), e Mauro Icardi (poker) e manda un messaggio forte in chiave zona Champions a Roma e Lazio. L'argentino supera quota 100 in Serie A: è il sesto più giovane di sempre

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SAMPDORIA-INTER 0-5

26' Perisic, 30' rig., 31', 44'  e 51' Icardi 

TABELLINO:

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski (34' Verre), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (54' Regini), Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Zapata.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D'Ambrosio; Brozovic, Gagliardini; Candreva (78' Vecino), Rafinha (81' Borja Valero), Perisic; Icardi (67' Eder).

Ammoniti: Ramirez (S), Caprari (S), Rafinha (I)

L’Inter ritrova i gol dei suoi fuoriclasse (Perisic e Icardi) e vola a Marassi contro la Sampdoria. Tre punti d’oro che dimostrano come, con la formula qualità a centrocampo con Brozovic in regia accanto a Gagliardini, e Rafinha sulla trequarti, i nerazzurri possano ora davvero credere alla qualificazione in Champions League. Con una partita in meno, arriva momentaneamente il sorpasso alla Lazio al quarto posto in classifica (55 punti contro 53). Per sbloccare la partita di Genova bisogna attendere il 26’ quando Perisic, su assist di Cancelo, colpisce di testa e sblocca una partita importantissima proprio ai fini dell’obiettivo stagionale. L'esterno sinistro era uno degli uomini più importanti della squadra di Spalletti a inizio stagione: quando si è fermato lui, si è fermata l’Inter. Il suo gol arriva dopo 11 partite: non segnava dalla tripletta del 3 dicembre scorso al Chievo Verona. L’ultima vera Inter della prima parte di stagione. Poi si scatena Mauro Icardi: il grande ex della gara supera quota 100 gol in Serie A al 30’ su calcio di rigore, concesso per un contatto tra Barreto e Rafinha. L’argentino (a 25 anni e 27 giorni) è il sesto più giovane di sempre ad aver raggiunto questa quota, dietro a Meazza (23 anni, 32 giorni); Piola (23 anni, 68 giorni); Boniperti (23 anni, 193 giorni); Borel (23 anni, 307 giorni); Altafini (24 anni, 239 giorni). Come accade spesso, poi decide di non fermarsi a quota un gol: al 31', spalle alla porta, segna il 101° di tacco. Un capolavoro assoluto. Al 44’, raccoglie una respinta di Viviano su Rafinha e fa il terzo del match. Al 51', un altro gran gol porta il suo bottino a quattro. E nel corso della gara, l’argentino aggiorna i record: dalla sesta tripletta segnata in Serie A dal 2012/2013 a oggi (dalla data del suo debutto in campionato è quello che ne ha fatte di più), passa alla seconda quaterna in A. La prima in Sampdoria-Pescara 6-0 del 27 gennaio 2013. Poi, quando vede la Sampdoria si trasforma: i gol segnati alla sua ex squadra sono dieci, come alla Fiorentina sua vittima preferita. Per la Sampdoria occorrerà reagire subito: dopo i quattro gol subiti a Crotone, i cinque con l’Inter le hanno fatto perdere per ora il treno per l’Europa League. Altrimenti non sarà più facile recuperare: specie contro il Milan delle ultime partite.

Le scelte

Dopo il pareggio per 0-0 contro il Napoli a San Siro, per la seconda gara consecutiva, Luciano Spalletti conferma la formazione. È l'ottava volta in questo campionato che si affida alle scelte del match precedente. Restano al loro posto Marcelo Brozovic accanto a Gagliardini in mezzo al campo, nel solito 4-2-3-1. Stessa cosa per Rafinha: dopo la buona prova contro la squadra di Sarri, il brasiliano va a posizionarsi sulla trequarti, accanto a Candreva e Perisic. In avanti Mauro Icardi. L’allenatore di Certaldo punta sul ritorno a Genova dei grandi ex (Skriniar e Icardi) e su Perisic, a secco ormai da diverse gare. Sistema di gioco classico, ma a specchio, per la Sampdoria che schiera Viviano tra i pali, Bereszynski e Murru sulle fasce in difesa, Silvestre e Ferrari, in mezzo. Barreto, Torreira e Praet in mezzo. Ramirez sulla trequarti. Quagliarella e Zapata in avanti. Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Claudio Pane, papà di Alessandro Pane, collaboratore tecnico nello staff di Luciano Spalletti
 

Icardi show

L’Inter comincia con un buon atteggiamento, quello mostrato anche contro il Napoli una settimana fa. Tentativo di costruzione da dietro, soprattutto sugli esterni, grazie a un Joao Cancelo sempre più imprescindibile. Linee di passaggio della Sampdoria quasi sempre tagliate via, e ripartenze con un gran Rafinha, bravissimo a ricucire i reparti, e Candreva (a destra). La prima occasione arriva al 2’ con un cross di Cancelo dalla destra, Icardi si tuffa ma non riesce a colpire il pallone di testa. Al 13’, stesso treno di destra, e cross di Candreva per il capitano: l’argentino sfiora solo. È solo una prova generale per il resto della partita non solo per Icardi, anche per l’Inter che man mano che passano i minuti costruisce diverse occasioni da rete: tre tra il 22' e il 23'. Prima Rafinha solissimo a tu per tu con Viviano non trova il tiro, poi Perisic trova invece la parata di Viviano. Il portiere della Sampdoria salva pochi istanti dopo su un colpo di testa di D’Ambrosio. Al 23’ Cancelo da corner colpisce un incrocio dei pali incredibile. Per l’Inter è il 17° legno: almeno tre in più di tutte le altre squadre della Serie A. Tre minuti dopo il gol di Perisic, di testa. Da centravanti vero. La Sampdoria non reagisce, l’Inter continua a costruire, con rabbia, occasioni da rete. Al 30’ Icardi trasforma un calcio di rigore e supera la quota 100° in Serie A. Poi di tacco fa il 101° e prima della fine del tempo, fa anche il 102°. Nella ripresa ancora un altro, spettacolare che lo porta anche al 100° gol con l’Inter in tutte le competizioni (in 172 presenze). Spalletti ritrova la qualità che chiedeva, che aiuta il gioco, i gol dei suoi uomini migliori e due tasselli in più che nella prima parte di stagione non c’erano: Rafinha e Cancelo che fanno giocare meglio tutti, a partire dai due centrocampisti Brozovic e Gagliardini, autori dopo quella contro il Napoli, di un’altra grandissima partita. Con un Icardi così, poi...