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Cassano: "Genova si rialzerà. Posso ancora fare la differenza in Serie A"

Serie A

Invitato alla sfida di beneficenza tra cantanti e vecchie glorie di Genoa e Samp, Cassano si è detto pronto a tornare in campo: “Aspetto un presidente e un allenatore che mi diano fiducia, non giocherei per i soldi”

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Un evento benefico, per aiutare Genova a rialzarsi dopo la tragedia del ponte Morandi: è da questo sentimento che sono mossi nazionale cantanti e vecchie glorie di Genoa e Sampdoria, che si sono sfidate a Chiavari questa sera. Prima della gara, Antonio Cassano è stato intervistato da Sky Sport. “Situazioni di questo tipo si vivono con difficoltà, non mi aspettavo che nel 2018 potesse succedere qualcosa di simile, porto un dispiacere grande nel mio cuore però son convinto che - visto che mi sento genovese - ci ritireremo su perché la Liguria è una meraviglia” ha detto il giocatore. “Proveremo a fare qualcosa anche se davanti al dramma che è successo non ci sono soldi che tengano, se possiamo contribuire con un minimo lo faremo. Ma nel 2018 non devono succedere queste cose. Vogliamo dare solidarietà, è una regione forte e molto bella e questo non ci deve buttare giù”.

Ricominciare a giocare

Nonostante le varie vicende, che non hanno permesso più a Cassano di giocare, lui resta pronto a tornare in campo: “Il calcio è la mia vita, è sempre un'emozione unica e poi so fare solo il calciatore. La mia idea è sempre quella di continuare a giocare con un allenatore e un presidente che possano darmi fiducia, sono sicuro di poter fare ancora la differenza in Serie A. Non giocherei per i soldi, ma è la mia più grande passione e mi piacerebbe continuare a giocare”.

Gerarchie in Serie A

Interrogato su ciò che si aspetta dal campionato, Cassano ha risposto così: “La Juve fa un campionato a parte, poi dal secondo al quinto se la giocano Inter, Lazio, Roma e Milan e poi il Napoli. La Juve è come Bolt, se decidono di vincere, vincono. Ho avuto l'onore di giocare contro il più forte della storia che è messi, ma è bello vedere CR7 in Italia, anche se i giocatori più forti li prende sempre la Juve. Ho perso 10 kili negli ultimi quattro mesi”.