Napoli-Milan, Gattuso: "Ancelotti più di un allenatore. Donnarumma? Può diventare il più forte al mondo"
L'allenatore rossonero presenta la sfida contro il Napoli in conferenza, Higuain tornerà nuovamente al San Paolo da avversario. Stavolta col Milan
Un giudizio su Castillejo?
E' un giocatore con una gamba veloce, frizzantina. Viene da un calcio totalmente diverso dal nostro, ma ti riesce a dare un'alternativa diversa rispetto agli esterni che abbiamo in rosa. Non sembra tecnico ma riesce a fare delle belle cose, anche in velocità. Riesce a fare delle cose interessanti, sono contento che sia arrivato uno così, come di tutti gli altri del resto. Ne abbiamo parlato con Paolo, Leonardo, siamo andati alla ricerca di quei giocatori che possono darci una mano.
Le altre si sono rafforzate?
Inter e Roma si sono rafforzate, anche la Lazio ha fatto qualcosa. Idem il Napoli. Sarà difficile per noi e per gli altri, la Juve ha qualcosa in più. Ha preso anche Cristiano Ronaldo, il giocatore più forte al mondo, e ha una base importante. Sarà la squadra da battere. Secondo me è il campionato italiano ad essersi rafforzato, per il nostro sistema è una cosa buona. Un valore aggiunto. Ora sta a noi far divertire la gente. Zapata è infortunato dal 10 agosto, ha avuto una piccola ricaduta. Non è riuscito a recuperare bene. Può allenarsi ma abbiamo deciso di non rischiarlo, rischia 3-4 mesi di stop altrimenti. Montolivo è infortunato, non l'ho portato in America per questo. Sa che in questo momento la priorità sono altri giocatori, ma si sta curando.
Cutrone?
Spero che Patrick non inizi a farsi problemi mentali, vale la stessa cosa che ho detto per Donnarumma e Reina. Higuain può essere per lui un aiuto importante. Non deve pensare che non gioca o che parte dopo. Abbiamo due attaccanti, il terzo è Borini, in carriera l'ha fatto. Bacca è voluto andare via come André Silva, in Patrick crediamo molto e ci sarà. Ma deve lavorare con voglia ed entusiasmo, perché non deve mancare mai.
Chi gioca in porta?
Ad oggi, nella mia testa, un portiere giocherà una competizione e l'altro ne farà un'altra. Reina ha avuto un problema alla schiena e si è bloccato, lo sapete. Abbiamo due grandi portieri, ma Donnarumma può diventare il portiere più forte al mondo, mi sbilancio. Reina, per come parla e come si comporta, può essere uno slancio per Gigio, l'ho detto. Deve fare copia-incolla con quello che è Pepe Reina, ha di fronte un portiere incredibile con un'intelligenza fuori dal comune.
Su cosa deve migliorare il Milan?
A tratti mi sono arrabbiato, a tratti sono rimasto soddisfatto. Non siamo riusciti a migliorare su certe cose, e dobbiamo riuscirci. Non dobbiamo accontentarci. Ho la sensazione che ha volte ci accontentiamo su qualche partita buona, col Real poteva finire anche 2-1 o 1-1. Vado alla ricerca di queste cose perché sono queste che dobbiamo migliorarci. E' una questione di testa.
Come procede l'inserimento di Bakayoko?
Anche lì, come Caldara, sapevamo a cosa andavamo incontro. Gli piace fare il vertice basso nel centrocampo a 3 ed era abituato a giocare a 2 in mezzo al campo. Mi ha sorpreso, pensavo fosse un po' più lento ma nei test mi ha stupito la sua dinamicità. Non è un giocatore soltanto fisico, anzi. Se riusciamo a farlo lavorare bene su determinate cose potrà dire la sua.
A che punto è l'inserimento di Caldara?
Non so se giocherà domani, ma viene da un calcio diverso da quello che vogliamo giocare noi. A noi piace giocare a 4 dietro. Abbiamo idee diversi, e in questo momento bisogna lavorarci. Lui ha una grande mentalità, una grande voglia, gli stiamo chiedendo qualcosa di diverso e si sta sforzando. Con questa voglia non ci sarà nessun problema, ma lo sapevamo. Non possiamo snaturare un ragazzo o resettarlo, ci vuole un po' di tempo. Però ripeto, a livello umano è una spanna sopra gli altri, sia umanamente che tecnicamente.
Come si lavora con Maldini e Leonardo?
C'è un grande rapporto tra di noi. Paolo frequenta di più Milanello, con Leo ci sentiamo a telefono 2-3 volte al giorno. C'è grande rispetto. Quando vengono portano aria nuova, ossigeno, adrenalina. Vedo la squadra che si gasa quando arrivano loro. E questo è un qualcosa che mi stare bene, lo tocco con mano e lo vedo. Paolo e Leo chiacchierano coi giocatori e li vedo carichi. E' un buon segnale per il Milan, dobbiamo ripartire con la programmazione e le regole. Ne ho parlato per tutto l'anno scorso. Io faccio l'allenatore e loro i dirigenti. Non voglio alibi, ma miglioramenti.
Cosa vorresti rubare ad Ancelotti?
Da giocatore era un'altra persona, era uno grintoso, non mollava mai. A fine allenamento parlava coi giocatori, cazzeggiava con noi, si comportava come Nereo Rocco. Nessuno ha mai parlato male di lui, anche chi giocava soltanto un minuto. E' faticoso copiare Carlo su come gestisce il gruppo, su questo è stato un maestro. Ci ha fatto fare il salto di qualità in quegli anni. Magari sai, secondo me avremmo potuto vincere anche qualcosa in più per quelli che eravamo. Voglio vedere un Milan di grande personalità, voglio vedere coraggio e grinta.
Higuain ha migliorato il Milan?
E' vero, gente così migliora la squadra. Ma devo togliermi un dente ora: André Silva 5 giorni fa ha fatto 3 gol con il Siviglia. L'anno scorso no. Lui è voluto andare via, noi non volevamo darlo via. Quando un giocatore chiede di andare via è giusto che vada, ma ho sempre detto che è un giocatore importante, anche per l'età che ha. L'anno scorso abbiamo sbagliato tanti gol coi nostri attaccanti, ora spero non succeda a Higuain.
Cosa ti fa stare tranquillo?
Sappiamo come abbiamo lavorato e possiamo spingere ancora di più, abbiamo un motore pieno di benzina. Possiamo spingere, ripeto. C'è qualche problemino ma dobbiamo lavorarci. Ad esempio, prendiamo qualche gol di troppo e ci spegniamo subito dopo averlo preso, come contro il Real. Dobbiamo migliorare questo aspetto.
Qual è stato il male del Milan negli ultimi 7 anni?
Bisogna avere un'identità, sono cambiati tanti allenatori negli anni. 6-7 persone. Ancelotti ha fatto quasi 8 anni, quando hai una squadra che riesce a lavorare con gli stessi concetti è diverso. Quando cambi poco è molto più semplice, ogni allenatore ha il suo modo di pensare. E' tutto più difficile così. Uno dei problemi, forse, è stato proprio questo.
Milan da Scudetto?
Aver lavorato 50 giorni con la squadra è stato buono, molti giocatori sono rimasti. L'anno scorso abbiamo fatto fatica all'inizio, giochiamo con due squadre forti e forse è un handicap. Dobbiamo guardare avanti. So che sarà una stagione impegnativa, ho il dovere di pensare positivo. Scudetto? Col tempo possiamo arrivarci ma siamo ancora lontani, dobbiamo migliorare la posizione della scorsa stagione e puntare alla Champions.
La settimana di Higuain
Abbiamo bisogno del collettivo, della squadra, lui è un giocatore di qualità, uno dei 10 più forti al mondo. Lo notano anche i suoi compagni, dobbiamo scendere in campo da squadra e metterlo nelle situazioni migliori per offrirgli più palle gol. Dobbiamo fare un bel lavoro in tutti i reparti.
Gattuso contro Ancelotti, l'allievo che sfida il maestro?
Ieri mi sono sentito con Ancelotti, mi ha chiesto se mi servissero le mozzarelle. Gli ho detto che "sono lievitato" (sorride). In questi anni l'ho chiamato spesso, c'è sempre stato un grande rapporto. Io sono l'allievo e lui il maestro, ne devo mangiare di pane. Il Napoli è ancora una squadra che ha il gioco di Sarri, la stessa che ha fatto 90 punti ieri. Io sono l'uomo più felice al mondo, alleno una grande squadra e sono nato con la pressione. Senza non riesco a rendere al massimo. Mi invidiano in molti, mi hanno fatto una squadra competitiva. Ho voluto la bicicletta e ora pedalo. Ci vuole tempo per assimilare i concetti, è una squadra forte però.