Pirlo: "Juve in prima fila per la Champions. Allegri top. Dybala, imita CR7"

Serie A

Dall’arrivo di CR7 al rapporto con Agnelli. Pirlo torna a parlare di Juventus e non solo in esclusiva a Tuttosport: “Ho capito fin da subito l’ambizione della società bianconera. Allegri? E’ uno dei migliori al mondo, gli manca solo la ciliegina della Champions, ma quest’anno parte in prima fila”

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Sette anni fa, di questi tempi, lanciava in porta Lichtsteiner per il primo gol targato Juventus nel neonato Stadium. Oggi, dopo 164 partite in bianconero e 4 scudetti vinti, in quello stadio ci entrerà solo da opinionista. Lo farà in occasione della Champions Andrea Pirlo, una coppa che conosce molto bene e che con la Juventus ha soltanto sfiorato. Una coppa che Allegri riproverà a vincere, con un Cristiano Ronaldo in più fra le armi a disposizione: “Se mi ha sorpreso il suo arrivo? All’inizio pensavo fosse soltanto uno dei tanti rumors estivi – ha ammesso in esclusiva a Tuttosport - poi ho chiamato Paratici e lui mi ha detto: “E’ tutto vero, lo stiamo trattando”. Ho fatto i complimenti a lui, a Marotta al presidente Agnelli. Ma nessuna nostalgia: in carriera ho già avuto la fortuna di dividere lo spogliatoio con tanti Palloni d’Oro”. Campioni assoluti, che alzano l’asticella: “Fin da subito avevo capito che la dirigenza aveva in testa un progetto ambizioso – continua Pirlo -aveva appena costruito il nuovo stadio per tornare a vincere in Italia e in Europa. Se lo vivi da dentro, come è successo a me nei primi 4 anni, non sei stupito del percorso e dei trionfi: quando si vince provi belle sensazioni e vuoi continuare a farlo. La Juve in questi anni è stata brava a volersi migliorare sempre”.

“Dybala deve fare qualcosa di più”

CR7, appunto. Che, però, è ancora a secco dopo le prime tre giornate di campionato: “Ma non va aiutato, i fenomeni lo fanno da soli. Non ha segnato nelle prime tre partite, poi magari ne farà 10 nelle prossime cinque”. Certo, Allegri dovrà trovargli il partener ideale: “Che potrebbe essere Mandzukic – Dybala a partita in corso? No, innanzitutto perché le partite sono tante e poi perché ha grandi qualità. Accettare di non partire dall’inizio non è semplice per nessuno, Paulo farà di tutto per giocare il più possibile: se si mette ad allenarsi con la voglia di Ronaldo poi sarà difficile lasciarlo fuori. Quando non giochi vuole dire che devi fare qualcosa in più, deve metterci del suo: le qualità di Dybala non sono in discussione. Per diventare un giocatore fondamentale per la Juventus deve trovare qualcosa dentro di lui, lo deve fare prima di tutto per se stesso”.

Allegri e il rapporto con Agnelli

E a gestirlo sarà Massimiliano Allegri, come da tre anni a questa parte. Uno che Pirlo conosce molto bene, avendolo avuto sia al Milan che alla Juve: “E’ uno dei migliori, con la Juve ha fatto molto bene e vinto tanto: gli manca solo la ciliegina della Champions. E’ cresciuto rispetto al primo anno in cui ho lavorato con lui al Milan: ha maggiore esperienza e poi più vinci e più guadagni consapevolezza. Di Allegri apprezzo la bravura nel variare i sistemi di gioco in corsa in base alle caratteristiche dei giocatori. E poi non pensiate che gestire uno spogliatoio di campioni come quello della Juventus sia uno scherzo, anzi: e lui è molto bravo in questo”. E i campioni alla Juventus li ha portati Andrea Agnelli, con cui Pirlo conserva un bellissimo rapporto: “Sì, lo sento spesso, ci frequentiamo. E’ un presidente importante, è un Agnelli però è prima di tutto una persona semplice, fantastica: tratta allo stesso modo i campioni e gli impiegati del club. Andrea ha ragione a dire che l’obiettivo è la Coppa, deve essere quello. I bianconeri partono in prima fila con il Real Madrid, che ha vinto le ultime tre edizioni, il City, il Psg e il Barcellona. Per vincere la Champions servono tre cose: la squadra forte e la Juve ce l’ha, una buona condizione a marzo-aprile e un pizzico di fortuna”.