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Roma in ritiro dopo il ko di Bologna: mai così male dal 2010. I numeri della crisi

Serie A

La delusione del presidente giallorosso per la sconfitta a Bologna e la decisione della società di tenere la squadra in ritiro a Trigoria, in vista dell'infrasettimanale col Frosinone. Solo 5 punti in classifica con l'unico successo arrivato a Torino, con in campo il poi ceduto Strootman. Poi due sconfitte (3 con il ko in Champions) e due pareggi. Ma non solo: i numeri dicono che negli ultimi 15 anni, un trend così ha sempre portato al cambio di allenatore

BOLOGNA-ROMA 2-0, LA CRONACA DEL MATCH

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La Roma in ritiro a partire da questa domenica sera. Così ha deciso la società dopo la sconfitta di Bologna. La squadra, rientrata dal Dall'Ara, è rimasta a Trigoria per analizzare assieme il momento e preparare il doppio impegno della settimana: mercoledì il Frosinone e sabato il derby. Di Francesco al momento non è in discussione. Dopo la partita si erano diffuse delle parole che il presidente Pallotta avrebbe rilasciato al portale in lingua inglese 'Romapress.us' ("Sono disgustato"). Ma poco dopo è arrivata la smentita della società giallorossa.

I numeri della crisi

La sconfitta per 2-0 a Bologna acuisce la crisi di risultati di una Roma che, dopo 5 giornate ha altrettanti punti in classifica, con una sola vittoria - all'esordio con il Torino (0-1) -  2 pareggi (Atalanta e Chievo) e 2 sconfitte (Milan e Bologna). Il bilancio diventa più pesante se si considera anche il ko di Champions contro il Real Madrid (3-0). Comune denominatore di queste partite: tanto possesso palla, tanti gol subiti. Un avvio così non rappresenta un'eccezione per i giallorossi.

Come nel 2010/2011

Ad inizio 2010 c'era Claudio Rainieri sulla panchina dell'Olimpico. Dopo il 3-1 con cui l'Inter vinse in Supercoppa, in campionato arrivarono un pari interno con il Cesena (0-0), una sconfitta a Cagliari (5-1), un altro pari a Bologna (2-2) e ancora una sconfitta a Brescia (2-1). Poi, però, arrivò il successo interno proprio contro l'Inter - gol di Vucinic al 91' - ad arginare la crisi. Anche se poi l'esonero arrivò il 21 febbraio (26^ giornata).

Di Francesco e la statistica che fa paura

Negli ultimi 15 anni, tutte le volte che la stagione è iniziata così male (una vittoria nelle prime cinque giornate) alla fine è sempre arrivato un esonero. Nel 2004-05 furono addirittura 5 gli allenatori ad avvicendarsi: PrandelliVöller, SellaDelneri Conti. La Roma vinse la prima gara di campionato: bastò un gol di Montella nella ripresa per superare la Fiorentina contro la Fiorentina. Nel già citato 2010, invece, dopo l'ottima stagione precedente Ranieri arrivò alle dimissioni dopo una folle sconfitta a Genova, dal 3-0 per i giallorossi al 4-3 per i rossoblù. Nella stagione 2012-13 sulla panchina c'era Zdenek Zeman. La Roma vinse nella seconda giornata ancora contro l'Inter, con i gol di FlorenziOsvaldo Marquinho mentre per i milanesi segnò Cassano. La Roma tecnicamente vinse anche nel quarto turno, ma senza scendere in campo per la vittoria a tavolino sul Cagliari. Il boemo fu esonerato a febbraio, al suo posto Andreazzoli. Come detto, la posizione di Di Francesco non è al momento in discussione. Tutto però dipenderà dall'esito delle prossime partite. 

L’unica vittoria… con Strootman

E' solo un altro dato statistico, ma vale la pena sottolinearlo per avere un quadro più completo: c'era Kevin Strootman in campo nell'unico successo finora centrato dalla Roma in casa del Torino. Il 28enne giocatore olandese è poi stato ceduto in Francia, al Marsiglia.

Gol subiti e possesso palla

I giallorossi hanno subito in campionato 9 gol in 5 partite, per una media di 1.8. Anche in questo caso, la media diventa più pesante sommando le 3 reti incassate al Bernabeu (12 in totale, 2.0). Quanto al possesso palla, la Roma ha una percentuale alta, arrivata addirittura il 72,3% al Dall'Ara di Bologna. Ma con questo trend, appare fine a se stesso. I 7 gol segnati in questo campionato sono stati realizzati da 7 giocatori differenti, tanto da renderla paradossalmente la squadra con più marcatori in Serie A.

Il malumore dei tifosi

"Andate a lavorare, andate a lavorare". A Bologna è arrivata anche la contestazione dei tifosi romanisti. Dopo il gol del 2 a 0 dei rossoblù con Santander, il pubblico giallorosso si è spazientito e ha cominciato a fischiare e intonare cori di scherno. "Vogliamo un tiro in porta" e il classico "andate a lavorare", fino ai fischi all'uscita dal campo.