Con un gol per tempo la squadra di Inzaghi rimonta lo svantaggio di Pussetto e ottiene la seconda vittoria di fila in casa. Ospiti meglio nella prima frazione di gioco, ma alla fine escono senza punti dopo la rete del neoentrato Orsolini a otto minuti dal termine
BOLOGNA-UDINESE 2-1
32' Pussetto (U), 42' Santander (B), 82' Orsolini (B)
Decisione dubbia al Dall'Ara
Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo
STATISTICHE E CURIOSITÀ
PRECEDENTI A BOLOGNA
ANTICIPO DOMENICALE
STATO DI FORMA
STATISTICHE GENERALI
FOCUS GIOCATORI
ALLENATORI
ARBITRO E DISCIPLINA
Va al Bologna il lunch match della 7^ giornata. I rossoblù battono in rimonta per 2-1 l'Udinese ed escono, almeno momentaneamente dalla zona retrocessione, salendo a 7 punti, uno in meno rispetto ai friulani. Successo di carattere quello dei padroni di casa, passati in svantaggio dopo la mezz'ora per via del bel gol di Pussetto, il primo in Serie A, dopo aver già recriminato per un rigore non concesso, all'apparenza netto. La risposta arriva dal destro di Santander nel finale di primo tempo, prima che Orsolini, in campo da tre giri di orologio, ribalti completamente il punteggio. Prima gioia assoluta anche per lui e Bologna che ottiene bottino pieno per la seconda volta di fila al Dall'Ara.
La partita
Pippo Inzaghi ripropone l’11 che ha trovato l’unica vittoria di questo campionato, contro la Roma, con Santander-Falcinelli come tandem d’attacco. Velazquez sceglie invece il 4-1-4-1, con Behrami vertice basso del centrocampo e la coppia Pussetto-de Paul a svariare sul fronte offensivo in appoggio di Lasagna. Uno dei più vivaci tra i friulani nella prima parte di gara è, però, Mandragora. Il centrocampista azzurro, dopo uno scambio stretto con de Paul, si costruisce la prima occasione del match con un mancino da fuori area che sibila il palo. Poco prima del quarto d’ora il primo episodio della partita: Troost-Ekong stende Svanberg in area. Per l’arbitro Manganiello è simulazione, ma decide di rivedere il contatto al VAR. Il fallo sembra netto, ma non per il direttore di gara che conferma la sua decisione senza, però, ammonire il giocatore del Bologna. La squadra di casa si distrae e rischia di incassare il gol su una splendida ripartenza in tre passaggi dell’Udinese, innescata dall’esterno di Fofana, proseguita dalla corsa e l’assist di de Paul per Lasagna che incrocia con il destro non trovando clamorosamente lo specchio. I più pericolosi continuano a essere i ragazzi di Velazquez, in particolare con i tiri dalla distanza. Né Mandragora né De Paul trovano l’angolo giusto, il Bologna contiene il momento di sofferenza e si riaffaccia in avanti. Mattiello, con un tunnel, penetra in area e crossa sul versante opposto dove Krejci prova a concludere di prima. Santander intercetta il tiro del compagno al limite dell’area piccola, si gira e conclude a sua volta, trovando la miracolosa opposizione di Stryger Larsen sulla linea di porta. E qui la legge del calcio fa valere il suo peso: gol sbagliato per i rossoblù e gol subito. Al 32’ de Paul taglia benissimo per Pussetto con un cambio di campo, l’ex Huracan sorprende Krejci alle spalle, controlla di testa e con l’esterno destro anticipa Skorupski in uscita, portando in vantaggio i suoi. Il trequartista argentino è in piena furia agonistica e cerca la via del raddoppio con un difficile destro al volo dal vertice sinistro dell’area di rigore. Buono l’impatto con la sfera che si spegne a centimetri dal primo palo. I rossoblù attutiscono al colpo e, dieci giri di orologio, dopo riequilibrano il punteggio con Santander. L’attaccante scambia con Krejci e poi lascia partire dal limite un destro violentissimo che sbatte sulla traversa e si infila in rete. Secondo centro consecutivo al Dall’Ara dopo quello ai giallorossi.
La ripresa
Nel secondo tempo l’Udinese esce con il giusto approccio, guidata sempre dal talento dell’argentino, fresco di convocazione, ma sono del Bologna le occasioni più importanti del primo quarto d’ora. Dzemaili non riesce a sfruttare da ottima posizione l’assist di Svanberg, poi è lo stesso svedese a prendersi per due volte la responsabilità del tiro al volo. Buona la potenza, ma non altrettanto la precisione. I due allenatori provano a cambiare qualcosa per cambiare la partita: Inzaghi inserisce Dijks e Okwonkwo, mentre Velazquez punta su D’Alessandro e Teodorczyk. Nonostante il buon ritmo in campo, nessuna delle due squadre ha voglia di prendersi rischi e mettere a repentaglio il punto. L’allenatore degli emiliani decide quindi di giocarsi l’ultima carta: Riccardo Orsolini. Ed è proprio il 21enne, a otto minuti dal termine, a decidere la sfida con una conclusione sul primo palo dopo l’ottima discesa sulla corsia destra di Mattiello. Nel finale i due autori dei gol bolognesi hanno l’opportunità di arrotondare il punteggio e firmare la doppietta personale: Santander trova l’opposizione di Scuffet, l’attaccante di proprietà della Juve quella del palo. Nella sostanza cambia poco. Il Bologna si prende i tre punti, l’Udinese paga caro l’atteggiamento rinunciatario nell’ultima mezz’ora.
TABELLINO
Bologna (3-5-2): Skorupski; De Maio, Danilo, Calabresi; Mattiello, Svanberg (79' Orsolini), Nagy, Dzemaili, Krejci (62' Dijks): Falcinelli (75' Okwonkwo), Santander. All. Inzaghi
Udinese (4-1-4-1): Scuffet; Stryger Larsen, Nuytinck, Troost-Ekong, Samir; Behrami; Pussetto (57' D'Alessandro), Fofana, Mandragora, De Paul; Lasagna (64' Teodorczyk). All. Velazquez