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Gattuso dopo Udinese-Milan: "Non eravamo scarsi prima, né siamo diventati bravi all'improvviso"

Serie A

L'allenatore rossonero dopo il successo di Udine: "Non siamo diventati fenomeni ora, così come non eravamo scarsi prima. Queste vittorie ci danno tranquillità, ma dobbiamo lottare in ogni partita e fare più punti così. Higuain? Aveva una fitta alla schiena, speriamo non sia nulla di grave"

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Tre vittorie e nove punti in una settimana, il Milan scaccia via la delusione del derby battendo consecutivamente Sampdoria, Genoa e Udinese. La decide ancora una volta Alessio Romagnoli nel recupero, come accaduto già mercoledì. Gattuso si gode un altro successo importante e il quarto posto in classifica: "So che brucia perdere all'ultimo minuto, venivamo anche noi dalla sconfitta nel derby alla fine ed è stata una mazzata – ha dichiarato l'allenatore rossonero a Sky Sport - Non era facile giocare qua, l'Udinese dopo l'Inter e la Roma è la squadra più fisica. Ma abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Speriamo di recuperare gli infortunati, abbiamo bisogno di tutti perché giochiamo ogni tre giorni. Dobbiamo guardare avanti, non eravamo scarsi prima e non siamo diventati bravi all'improvviso. Dobbiamo lottare ogni partita e fare più punti così, le vittorie ti aiutano a lavorare bene e con tranquillità e la palla non pesa".

"Higuain, fitta alla schiena: speriamo non sia nulla di grave"

"Higuain ha sentito una fitta alla schiena, da giovane ha avuto problemi in quel punto – prosegue - Speriamo non sia nulla di grave. Ora ho dato un turno di riposo alla squadra, poi da martedì prepareremo la sfida contro il Betis che è fondamentale. Ma Castillejo ha fatto bene, deve avere un po' di veleno in più in zona gol. È entrato bene anche Borini, mi è piaciuta anche la linea difensiva e Bakayoko a centrocampo. Suso? Era impensabile quando sono arrivato vederlo in zona centrale, giocava sempre piedi sulla linea. Questa sera ha fatto quasi il trequartista quando ho spostato Castillejo nella sua posizione. Abbiamo continuato a lavorare quando le cose non andavano, il nostro segreto è non cercare alibi e lavorare sempre". Sull'espulsione: "Mi hanno allontanato perché sono andato dal guardalinee che aveva alzato la bandierina, ma avevo lasciato la mia area di competenza".