La cerimonia di consegna del Pallone d'Oro 2018 è prevista per lunedì 3 dicembre a Parigi. Massimo Marianella ha stilato il suo personale podio e spiegato perché il suo favorito numero uno è il portoghese della Juventus
A livello di calcio Mondiale è una delle tradizioni più belle rimaste dagli anni 50 ad oggi. Tante cose sono cambiate nel nostro football. Il formato delle competizioni, le regole del gioco, i protagonisti, i nomi delle squadre, gli stemmi, gli sponsor, i colori delle maglie, l’alimentazione, il supporto della medicina. Insomma quasi tutto. Tranne il fatto che il premio individuale più importante della storia del calcio era e rimane ancora oggi il Pallone d’Oro. Hanno provato ad imitarlo, a scavalcarlo, a sostituirlo, creando però solo un po' di confusione, ma senza successo. La curiosità di tutti gli appassionati resta sempre a fine anno capire chi vincerà il Pallone d’Oro, il sogno di tutti di i calciatori, anche chi lo ha vinto più volte è quello di sollevarlo e l’ambizione di ogni giornalista del settore quella di far parte della giuria votante, perché è la vera incoronazione di un anno di calcio. Un premio che personalmente mi affascinava da bimbino perché mi portava più “vicino” giocatori allora mitologici che si vedevano raramente e che anche oggi, che sembra di poter dare del tu a tutti i protagonisti, continua nella mia mente ad essere un momento speciale.
Perché lo merita CR7
Solito dilemma però quando si pensa ai candidati è quello di capire bene quale sia il discriminante per scegliere. I gol, il mondiale (in questo anno), le competizioni nazionali, quelle europee… Io ho sempre pensato che debba essere la somma di tutto questo ed allora credo che ancora una volta il Pallone d’Oro 2018 debba andare a Cristiano Ronaldo. Ha segnato il gol più bello dell’anno (ridicolo che il premio in questione sia andato a Salah che ha tanti meriti in questo anno, ma non quello) con la maglia del Real a Torino, ha dimostrato con i colori della Juventus che può far la differenza in qualsiasi campionato con 9 gol nelle prime 15 partite in maglia bianconera, ha segnato nell’anno solare più gol di tutti gli altri potenziali contendenti al premio, 43 contro i 41 di Messi, i 32 di Griezmann e i 27 di Mbappè, ha trascinato con 15 reti le Merengues al terzo storico successo consecutivo in Champions League e, ciliegina sulla torta, ha firmato con un suo gol in Finale il trionfo nel Mondiale per Club, l’ex Coppa Intercontinentale. Nessuno come lui, quanto lui e in così tante manifestazioni diverse. Vero, dopo aver vinto l’Europeo col Portogallo, non è riuscito a ripetersi al Mondiale fermato a Sochi agli ottavi peraltro da un grande Uruguay, ma una stagione come la sua, anche prima di esaltarla in Italia dove tanti osservatori mondiali, sbagliando, avevano previsto avrebbe fatto fatica, è stata talmente importante da non aver bisogno del supporto di un grande Campionato Mondiale per vincere il Pallone d’Oro per la Sesta volta.
Griezmann unico possibile antagonista
L’unica vera alternativa che i votanti possono avere è quella di Griezmann. Il francese ha avuto un’annata magica vincendo Mondiale, Europa League e Supercoppa Europea. A parte il match di Tallin per la Supercoppa è stato sempre protagonista di tutte le vittorie delle sue squadre segnando pure nelle altre 2 Finali per un totale di 32 reti nell’annata. Meraviglioso interprete del nuovo ruolo di attaccante di movimento, fantastico in fase di conclusione e ottimo ambasciatore a livello personale e comportamentale di questo nuovo football per i più giovani. Non ha i numeri complessivi e le vittorie di CR7 e ormai la Champions League vale il Mondiale quindi, di poco, è però ancora dietro al Portoghese nella valutazione globale.
Il mio podio
Gli altri 2 candidati credibili sono un Messi che ha sì vinto il “triplete” dei trofei in Spagna col Barca segnando in totale 41 gol (2 meno di Ronaldo), ma ha fallito nelle due manifestazioni principali Mondiali e Champions League ed in Russia in maniera troppo fragorosa per poter mettere le mani su un altro Pallone d’Oro. Il nome nuovo quello di Mbappé. Eroe, in parte a sorpresa, del Mondiale e vincitore di 3 trofei nazionali in Francia. Trionfare in patria col PSG è però troppo facile, i suoi 27 gol scompaiono dietro i 43 di CR 7 e forse non basta essere stato uno dei protagonisti della Francia Campione del Mondo (pur con il gol in Finale e quelli all’Argentina) per essere il Calciatore dell’Anno in Europa. E’ una candidatura forte che va però confermata in futuro con prestazioni di livello. Quindi, il podio? Per me Ronaldo, Griezmann e Mbappé anche perché sarebbe sbagliato far pagare a CR7, per l’idea di cambiare una volta, il fatto di averne già vinti tanti e di essere da tanti anni un calciatore così forte. E’ un merito non una colpa