Atalanta-Juventus, le chiavi tattiche

Serie A

Dario Pergolizzi

A Bergamo, un campo tradizionalmente difficile, la Juventus troverà un'Atalanta fiaccata dalle assenze, ma che proverà come al solito a vendere cara la pelle

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Molte delle sfide tra Allegri e Gasperini degli ultimi anni sono state caratterizzate da un grande equilibrio tattico. Nessuna delle due squadre è stata capace di imporsi in maniera netta per tutta la partita. I sistemi di gioco e gli atteggiamenti tattici messi in campo da Gasperini sono spesso di difficile assorbimento da parte dei bianconeri, a causa dell’elevata intensità e dell'utilizzo delle marcatura a uomo da parte dell'Atalanta.

L'Atalanta alle prese con le assenze in difesa

Quest'anno però l’Atalanta si ritrova in emergenza a causa delle squalifiche di Palomino e Toloi, oltre che per l’infortunio al ginocchio di De Roon. Gasperini manterrà comunque il solito assetto, inserendo probabilmente Djimsiti e Masiello ai fianchi di Mancini. Questa doppia sostituzione forzata potrebbe essere determinante sul rendimento della linea, considerando che Mancini verrà spostato al centro e dovrà leggere le coperture sulle uscite aggressive dei compagni. Un compito più cerebrale di quando può giocare a lato.

Un altro duello potenzialmente complicato sarà quello tra Djimsiti e Mandzukic, che sta attraversando un momento di grande efficacia in area di rigore, soprattutto sui cross dalla destra. Lavorare dunque sulle coperture e i raddoppi di mediani ed esterni potrebbe essere la migliore soluzione per Gasperini, così da arginare sia le fonti dei cross che i destinatari. In questo senso pesa l’assenza di De Roon, diventato un perno della mediana nerazzurra grazie anche al suo contributo in fase di non possesso.

Con solo tre giocatori a difendere in situazione di cross dal fondo, che tra l’altro sembra essere la principale risorsa offensiva della Juventus di quest’anno, lo scaglionamento della linea è leggermente diverso rispetto a quello di una difesa a quattro. Se da una parte la densità nella parte centrale dell’area è agevolata, dall’altra viene meno un po’ di facilità nel gestire gli inserimenti da fuori, dal lato debole o dal centro. Sarà dunque importante per l’Atalanta evitare di perdere palla su circolazione laterale come successo alla Roma, che ha concesso a De Sciglio di ritrovarsi con un cross fin troppo agevole (ed eseguito alla perfezione nonostante il piede debole) e un’area riempita esclusivamente da difensori, trattandosi di una transizione difensiva imprevista.

Dall’altra parte del campo, lo stato di grazia raggiunto da Zapata può rappresentare l’arma migliore per far male alla migliore difesa del campionato: i movimenti ad allargarsi della punta colombiana e la sua progressione possono impensierire i bianconeri e chiamare la linea a scalate non troppo comode, con la possibilità di perdere qualche tempo di gioco nella lettura dei rimorchi dei trequartisti di Gasperini. Inoltre, la dominanza aerea di Zapata può essere sia una scorciatoia per risalire il campo, sia un’arma in area complicata da gestire per la Juventus, che anche con la difesa titolare ha concesso diverse occasioni su cross alti verso le punte avversarie.

La Juventus attaccherà senza Ronaldo

Questa volta tocca finalmente a CR7 riposare, insieme a Matuidi e uno dei difensori centrali. Troveranno posto nell’undici titolare Douglas Costa, Emre Can e Benatia o Rugani, per una Juve complessivamente inedita. Allegri potrebbe verosimilmente riproporre Dybala come riferimento centrale dell’attacco, così come fatto in Champions contro lo Young Boys in occasione dell’assenza di Ronaldo, con Mandzukic pronto a riempire l’area sui cross. In alternativa,  i due potrebbero giocare in maniera più riavvicinata, come avvenuto con successo durante tutta la stagione 2015/16. Dybala ha mostrato più volte di trovarsi a suo agio con una punta capace di riciclare i palloni sporchi sponde spalle alla porta e fornirgli sponde; ma una eventuale assenza di Bonucci potrebbe rendere difficoltosa la verticalizzazione tra le linee per i bianconeri.

L’utilizzo simultaneo di Emre Can e Benatia porterebbe un’aggressività più verticale, propiziando forse un atteggiamento in non possesso meno gestibile da parte dell’Atalanta. Magari vedremo una Juve meno brava a far girare il pallone e più brava ad andare in verticale. Davanti ci saranno riferimenti avanzati fisici - come Mandzukic e un Khedira pronti a subentrare - ma anch tecnici, come Douglas Costa, che al momento dovrebbe partire titolare.

Per fare la differenza contro una squadra aggressiva e dal baricentro abbastanza alto, Allegri dovrà decidere il modo migliore per riuscire a conquistare la profondità, chiedendo un ulteriore sforzo a Bonucci e Pjanic per consolidare meglio il possesso basso e far venire fuori il pressing dei padroni di casa; oppure lasciandogli il pallino del gioco puntando su transizioni offensive volte alla verticalità immediata. Scegliesse questa strada, Allegri potrebbe impiegare Can e Benatia, grandi recuperatori di palloni.

Insomma, ancora una volta Allegri avrà a disposizione diverse strategie per impensierire ad un avversario tutt’altro che agevole e su un campo che negli ultimi anni è stato particolarmente ostico. Gasperini, nonostante sia messo in difficoltà da qualche assenza di troppo, di certo venderà cara la pelle.