Hamsik, una carriera a cresta alta con Napoli nel cuore. LE FOTO

Marekiaro lascia il Napoli da capitano e da uomo dei record: amatissimo dalla città, è stato un esempio di fedeltà e di professionalità. Sempre con il 17 sulla schiena e senza mai rinunciare alla cresta

LE MOSSE DEL NAPOLI PER IL DOPO HAMSIK

L'ULTIMA MAGLIA REGALATA A PAOLO CANNAVARO

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Undici stagioni e mezza di fedeltà, sempre a cresta alta. Marek Hamsik, Marekiaro per tutti i suoi tifosi, lascia il Napoli per tentare l'avventura in Cina

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Ricordate quando si affacciò per la prima volta alla Serie A con la maglia del Napoli? Prelevato dal Brescia battendo la concorrenza di diverse big, nel 2007 si presentava con un faccino pulito ma l'aria di chi sapeva già imporsi a centrocampo

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Dopo 520 partite in azzurro e 123 gol (nessuno come lui nella storia del club), quello che parte è un giocatore di grande esperienza e carisma, un vero leader che ha amato profondamente Napoli e il Napoli

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Se ne va da capitano, dopo aver battuto record su record nel club

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Un amore reciproco, quello con la città. A Quarto gli hanno dedicato anche un murales e lui ha voluto andare a vederlo di persona per una foto-ricordo

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Infinita la lista dei campioni con cui Hamsik ha diviso lo spogliatoio o con cui si è scontrato nel corso di questi anni, dal 2007 a oggi

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Tra i compagni anche Quagliarella, che ha ritrovato da avversario in quella che con tutta probabilità è stata la sua ultima partita da giocatore del Napoli

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Prima della Samp, invece, aveva affrontato due volte nel giro di 3 giorni il Milan allenato da Gattuso... avversario di mille battaglie a centrocampo

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Scontro tra creste con Balotelli. Hamsik è rimasto fedele negli anni anche al suo look, mantenendo sempre la sua inconfondibile cresta

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Un tratto distintivo, con alcune piccole varianti nel corso delle stagioni, ma sempre presente

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Tanto da diventare anche il "simbolo" della sua esultanza

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Oltre alla cresta, il 17 sulla schiena, fin dalla prima stagione: una scelta "coraggiosa", a Napoli

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Con lui il Napoli è diventato grande, stagione dopo stagione. Arrivato nel club quando era una squadra da metà classifica appena riemersa dall'inferno della C, ha vissuto l'era Mazzarri con la rinascita e l'approdo in Champions, poi gli anni con Benitez e Sarri, fino ad Ancelotti

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Tre i trofei sollevati con la maglia del Napoli: due Coppe Italia (2012 e 2014) e la Supercoppa 2014

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Successi celebrati anche con il cambio di look

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Con Mazzarri allenatore, Hamsik costituisce un trio delle meraviglie, quello dei "tre tenori", insieme a Cavani e Lavezzi. Con loro, al termine della stagione 2010/2011, arriva la qualificazione in Champions League, traguardo che mancava da 21 anni in casa azzurra

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Con Benitez arriva anche Higuain: è la fase della carriera più difficile per Hamsik, che viene schierato spesso come trequartista senza riuscire a esprimersi al meglio.

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Diventato capitano, Hamsik "tiene a battesimo" anche Lorenzo Insigne. E, dalla stagione 2015/2016, con Sarri in panchina, torna a esprimersi al meglio nel ruolo che più gli piace, quello di mezzala sinistra

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Il Napoli è ormai una grande realtà, abituato ai palcoscenici europei

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Dove Hamsik può ritrovare anche vecchi amici

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E nuove giovani stelle

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Il legame con la città e con la tifoseria è qualcosa di viscerale: Hamsik è "napoletano" a tutti gli effetti

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E la sua maturazione si riflette anche nel look. Alla solita cresta, negli ultimi anni si accompagnava un pizzetto che non era nemmeno immaginabile su quel faccino da bimbo con cui approdò a Napoli. Ma, soprattutto, una fascia da capitano al braccio