
Marekiaro lascia il Napoli da capitano e da uomo dei record: amatissimo dalla città, è stato un esempio di fedeltà e di professionalità. Sempre con il 17 sulla schiena e senza mai rinunciare alla cresta

Undici stagioni e mezza di fedeltà, sempre a cresta alta. Marek Hamsik, Marekiaro per tutti i suoi tifosi, lascia il Napoli per tentare l'avventura in Cina

Tra i compagni anche Quagliarella, che ha ritrovato da avversario in quella che con tutta probabilità è stata la sua ultima partita da giocatore del Napoli

Con lui il Napoli è diventato grande, stagione dopo stagione. Arrivato nel club quando era una squadra da metà classifica appena riemersa dall'inferno della C, ha vissuto l'era Mazzarri con la rinascita e l'approdo in Champions, poi gli anni con Benitez e Sarri, fino ad Ancelotti

Con Mazzarri allenatore, Hamsik costituisce un trio delle meraviglie, quello dei "tre tenori", insieme a Cavani e Lavezzi. Con loro, al termine della stagione 2010/2011, arriva la qualificazione in Champions League, traguardo che mancava da 21 anni in casa azzurra

Il legame con la città e con la tifoseria è qualcosa di viscerale: Hamsik è "napoletano" a tutti gli effetti

E la sua maturazione si riflette anche nel look. Alla solita cresta, negli ultimi anni si accompagnava un pizzetto che non era nemmeno immaginabile su quel faccino da bimbo con cui approdò a Napoli. Ma, soprattutto, una fascia da capitano al braccio