L’attaccante polacco, protagonista a suon di gol in maglia rossonera sin dal suo arrivo, ha parlato del suo momento ai microfoni del quotidiano Przeglad Sportowy: "Sono pronto per ogni sfida, voglio portare il Milan in alto. Siamo una squadra vera"
Il suo impatto con l’universo rossonero è stato letteralmente straordinario. Sei gol in cinque partite ufficiali, prestazioni di livello assoluto e una fame agonistica fuori dal comune: Krzysztof Piatek si è preso immediatamente il Milan. Arrivato alla corte di Gennaro Gattuso nella sessione invernale di calciomercato come sostituto di Gonzalo Higuain, l’attaccante polacco non ha mai fatto rimpiangere il Pipita e ne ha raccolto l’eredità nel migliore dei modi, entrando sin da subito a suon di gol nel cuore dei tifosi. Un momento incredibile per il classe ’95 ex Genoa, che è intervenuto ai microfoni del quotidiano polacco Przeglad Sportowy per parlare delle sue prime settimane in rossonero.
Diventare grandi
Profilo basso per Piatek, che nonostante sia ormai ritenuto un big del calcio europeo preferisce mantenere i piedi per terra. L’obiettivo, però, è chiaro: riportare il Milan in alto. "Io sono soddisfatto dei gol – ha detto l’attaccante -, non del fatto che grazie a questi ho trovato le copertine, che a mio avviso a volte sono anche un po’ esagerate. Io prendo soltanto una parte di quelle lodi, ma se avessi tutte le qualità di cui parlano i giornali sarei il migliore calciatore della storia. Di sicuro spero che un giorno sarò davvero degno di certi paragoni e mi auguro che il Milan torni grande grazie a me".
Squadra vera
Piatek ha poi spiegato il motivo per cui ha fatto il salto nel grande calcio soltanto a 23 anni e ha parlato del rapporto con i compagni al Milan. "Ho deciso di lasciare la Polonia una volta pronto per tutte le sfide sotto ogni punto di vista, da quello fisico a quello tecnico e mentale. Avrei potuto farlo prima, ma ho preferito rimanere un anno in più e non mi pento assolutamente di questo. I miei compagni? Abbiamo creato una vera squadra, qui mi trovo bene soprattutto con quelli con cui mi siedo a tavola durante i pasti, vale a dire Calhanoglu, Bakayoko, Kessie, Rodriguez, Borini e Paquetà. Lucas sa come voglio la palla – ha concluso Piatek -, ha delle grandi capacità tecniche".