L'allenatore bianconero dopo l'1-1 con l'Inter: "Mi sono divertito, ma abbiamo sbagliato troppo: sapevamo non sarebbe stata facile. Migliorare nel dominio? Sono pratico: vincere è diverso da giocare bene. Al Milan mi davano del catenacciaro, poi ho vinto lo Scudetto". Su Kean: "Il futuro è nelle sue mani, deve continuare a lavorare"
INTER-JUVE 1-1: GOL E HIGHLIGHTS
“Sono pratico, la teoria non mi interessa: vincere è diverso da giocare bene”. Massimiliano Allegri, dopo l’1-1 di San Siro contro l’Inter, torna a parlare della sua idea di calcio, spesso messa in discussione negli ultimi anni: “Migliorare il dominio del gioco? Io posso migliorare i calciatori, poi sta a loro - ha spiegato l’allenatore bianconero - Nel secondo tempo sembrava che corressimo di più, in realtà ci siamo mossi bene. Noi non subiamo le altre squadre. Con l’Ajax, per esempio, loro hanno fatto quattro ripartenze e sembra che abbiano dominato, in realtà non è stato così: hanno approfittato delle nostre palle perse. Il gioco l'hanno imposto ad Amsterdam. Se si sbaglia per quattro volte loro in campo aperto vanno. E contro l’Inter è capitato ancora, ci sono scelte di passaggio che non vanno mai sbagliate”. Gli infortuni non hanno aiutato in questo finale di stagione: “Quest'anno è mancato troppo Douglas Costa, che è straordinario. Cuadrado è stato out quattro mesi, Dybala ha avuto problemi, idem Spinazzola. Ci sono momenti all’interno di una stagione, valuto sul momento chi può garantire la prestazione. E - ha proseguito - ci sono anche momenti, e lo dico senza vergogna, in cui vieni criticato. Al Milan misi tre mediani: tutti mi diedero del catenacciaro e abbiamo vinto lo Scudetto. Se vogliamo giocare bene metto ali come terzini e via dicendo: giocheremo bene poi arriveremo terzi. E ci si lamenterà. Fare l'allenatore non è mettersi a tavolino e fare schemi, io sono pratico”.
"Mi sono divertito. Kean? Dipende tutto da lui"
Allegri ha poi analizzato la prestazione di San Siro, solo in parte brillante: “L’Inter aveva un obiettivo da raggiungere, mentre noi abbiamo vinto lo Scudetto settimana scorsa - ha spiegato - La gara era molto difficile, lo sapevamo. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molto e abbiamo subito il gol da azione da corner; nella ripresa abbiamo giocato molto meglio, seppur sbagliando l’ultimo passaggio. È stata fatta comunque una buona prestazione. Nella prossima stagione dobbiamo migliorare nei dettagli, negli ultimi passaggi”. Sui problemi con l’approccio alla gara, poi: “Con la Fiorentina siamo andati sull'onda lunga del match con l’Ajax, prendendo ripartenze incredibili. E anche stasera sull'1-1 l'Inter è ripartita tre volte: bravi i difensori a rientrare, ma bisogna migliorare nei passaggi perché stasera ne abbiamo sbagliati tantissimi. Nella ripresa ho chiesto ai ragazzi di giocare più puliti. Bisogna migliorare la qualità del passaggio, comunque mi sono divertito molto”. Una battuta finale su Kean: “Cosa diventerà? Dipende da lui, nel calcio di oggi i ragazzi fanno tre partite e vengono valutati con contratti che noi dovevamo ottenere in 100 partite. Sta a lui rimanere equilibrato e lavorare. Comunque con Kean abbiamo allungato la squadra creando spazi tra le linee. Deve poi ancora crescere, giocare 90 minuti è diverso da giocarne 30”, ha concluso Allegri.