Il giocatore ghanese riabbraccia all'Inter il suo vecchio allenatore e analizza cosa lo differenzia dall'ex mister della Juve: "Conte dice a tutti le cose in faccia. Allegri, invece, è più riservato e parla con i 'senatori' del gruppo"
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Kwadwo Asamoah ha contribuito alla conquista del 4° posto da parte dell'Inter. Dopo il suo primo anno in nerazzurro, il laterale ghanese si appresta a riabbracciare Antonio Conte, suo vecchio allenatore ai tempi della Juve e uno dei suoi più grandi estimatori. "Ogni tecnico ha il suo credo, ma lui è uno che non molla mai: vuole vincere tutte le partite". Lo racconta così il classe 1988, spiegando poi la principale differenza tra l'allenatore salentino e Max Allegri: "Conte, che tu sia il primo o l'ultimo della squadra, ti dice sempre le cose in faccia - aggiunge a GhGossip -, mentre Allegri è più riservato: preferisce parlare ai 'senatori' del gruppo e non davanti a tutti". Asamoah ricorda, infine, un aneddoto del loro passato bianconero che sottolinea ancora di più la mentalità dell'ex Ct della Nazionale: "Anche dopo aver vinto lo scudetto con sei giornate di anticipo, continuavamo ad allenarci come se non avessimo fatto ancora nulla - conclude il difensore dell'Inter -. Ci hanno sempre raccontato che era così anche da calciatore. Con Conte devi sempre dare il massimo, non puoi sgarrare mai. E se salti una parte di allenamento per qualche motivo, poi te la fa recuperare il giorno dopo. Lui non guarda mai il passato, non resta lì a contare i trofei vinti. Ha la testa già rivolta alle prossime sfide".