Durante Sky Calcio Club sono stati messi a confronto i dati su baricentro, lunghezza e larghezza dei bianconeri delle prime tre giornate rispetto alle prime tre gare dello scorso campionato. La Juve di Sarri gioca più bassa rispetto ad Allegri, ma è ancora presto per dare giudizi definitivi...
JUVE, IL REPORT MEDICO SU D. COSTA E PJANIC
Un calcio pragmatico e un calcio più articolato, maggiormente attento al lato estetico. Le differenze tra Allegri e Sarri sono note da tempo, ma è inevitabile che si arrivasse a mettere a confronto i due allenatori dopo i primi risultati ottenuti dall'ex manager del Chelsea sulla panchina bianconera. Tema che è stato affrontato anche a Sky Calcio Club ed analizzato sulla base di alcuni dati registrati nelle prime 3 giornate di questo campionato e messi a confronto con le prime 3 della scorsa Serie A, ovvero il baricentro tenuto dalla squadra in fase di possesso palla, oltre ai parametri di lunghezza e larghezza sul campo. Un paragone per evidenziare la diversa disposizione in campo dei campioni d'Italia, un modo differente - ma non per questo più o meno funzionale - di approcciare la partita, considerando che Sarri si è seduto concretamente in panchina solo nella trasferta di Firenze e che la sua Juve è ancora un cantiere. Nel 2018-19, la Juve di Allegri cominciò la stagione con le vittorie esterne contro Chievo e Parma, intervallate nel mezzo dal successo casalingo ai danni della Lazio. Tre partite chiuse con una larghezza media sul campo di 43,38 metri e una lunghezza di 29,73 metri, per un baricentro di 60,68 metri. Nei primi tre turni del campionato in corso, invece, il baricentro dei bianconeri è diminuito fino ai 53,68 metri: ciò significa che la squadra di Sarri gioca più bassa di 7 metri e occupa in maniera più stretta anche il terreno di gioco. La lunghezza attuale, infatti, è di 28,36 metri, mentre la larghezza è di 38,78 (-4,6 rispetto alle statistiche di Allegri).
Firenze a confonto
I diversi avversari affrontati quest'anno - Napoli e Fiorentina - condizionano in parte il differente rendimento, sebbene nei numeri risulti evidente la prova sottotono messa in mostra a Firenze: nella trasferta del Franchi dello scorso anno, infatti, la Juve tirò il doppio in porta (10 volte) e toccò molti più palloni in area (16 vs 10), pur subendo lo stesso numero di conclusioni dai viola.