Il presidente granata alza la voce dopo il derby perso con la Juventus: "C'era rigore a nostro favore, il braccio di De Ligt è largo. A Lecce hanno assegnato il penalty per lo stesso fallo". Il Dg Comi: "Noi penalizzati"
L’amarezza per un derby perso anche – secondo il pensiero di Urbano Cairo – per la mancata assegnazione di un calcio di rigore al Torino. Il tocco di mano di De Ligt a inizio gara è un episodio rimasto indigesto al presidente granata che a fine gara ha alzato la voce: "C’era il rigore a nostro favore perché De Ligt ha toccato la palla con la mano. Anche se istintivamente la toglie, ma il braccio è largo e quello lì è rigore. L’hanno dato a Lecce, poi non so come mai si siano ricreduti. Ma è rigore. Così come mi ha stupito il fallo fischiato a Lukic nel finale, quando interviene pulito sulla palla. E lui stava per andare in porta", le parole di Cairo dopo la sconfitta per 1-0 contro la Juventus che ha vinto il derby della Mole proprio grazie a una rete del difensore bianconero de Ligt. Ennesima sconfitta per il Torino che prosegue nel suo difficilissimo momento in campionato: "Ma abbiamo fatto una buona prestazione e meritavamo certamente di più, c’è stata una risposta di carattere, abbiamo affrontato la gara con determinazione. Il ritiro finisce qui", ha concluso Cairo.
Il Dg Comi: "Era rigore. Noi penalizzati"
Sul tocco di mano incriminato di de Ligt si è espresso in maniera chiara anche il direttore generale del Torino Comi: "Siamo amareggiati. Al Lecce, per un intervento dello stesso De Ligt, è stato concesso un calcio di rigore, in questa gara invece no. Se era rigore quello di Lecce, doveva esserlo anche in questa occasione. Purtroppo, siamo stati penalizzati", ha concluso il dirigente granata.