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Torino-Juve, De Ligt tocca col braccio in area: non è rigore. VIDEO

Serie A

Lorenzo Fontani

Al 12' proteste del Torino per un tocco di braccio di De Ligt nell'area di rigore bianconera. Dopo un consulto con il Var, l'arbitro Doveri ha fatto continuare a giocare: decisione che si spiega con la posizione del braccio dell'olandese

TORINO-JUVE 0-1

Nel primo tempo una protesta per parte per presunti falli di mano da rigore. Se non c'è nessun dubbio sulla regolarità del gesto di Meite, che si oppone a un tiro di Matuidi colpendo il pallone col braccio raccolto sul corpo, più sospetto è il mani del solito De Ligt nell'area opposta. Il pallone spiove verso il difensore olandese dopo una rimessa laterale lunga di Rincon e un tocco di testa di Belotti. Sul tocco di De Ligt Doveri lascia correre e dalla cabina Var Maresca sostiene la decisione del collega. Decisione che si spiega con la posizione del braccio dello juventino, che lo tiene lungo il corpo e prova anche a sottrarsi al contatto col pallone ritraendolo indietro. Una dinamica che ricorda quella del rigore concesso in Lecce-Juventus: in quella occasione il braccio era leggermente più largo, e a quanto risulta comunque la valutazione fatta da Rizzoli fu di un rigore piuttosto severo, che sarebbe stato meglio evitare anche se non un errore così clamoroso da meritare una revisione Var. Ricordiamo che a parte alcune situazioni ben codificate, come il braccio tenuto oltre la linea delle spalle (vedi rigore provocato da Mario Rui in Roma-Napoli), un movimento giudicato volontario (il caso di Callejon nella stessa partita), o un pallone giocato inavvertitamente sul proprio braccio (De Ligt contro il Bologna), nel giudizio rimane sempre un margine di soggettività degli arbitri, che devono valutare se l'aumento dell'ingombro determinato dal braccio avviene in maniera "innaturale".

Il tocco di braccio di de Ligt in Torino-Juve: non è calcio di rigore

De Ligt: "Mai rigore, braccio attaccato al corpo"

Serata speciale per Matthjis De Ligt. Primo derby, primo gol con la Juventus "Sono contento di aver contribuito alla vittoria, il gol è un'emozione speciale - le parole del difensore olandese ai microfoni di Dazn - ed è arrivato in una partita che conta tanto, molto complicata. Il tocco di mano? Ho provato a ritrarre il braccio, se ho le braccia strette e aderenti al corpo non è mai rigore. Il processo di adattamento in Italia? Sto imparando di partita in partita e i compagni di squadra mi stanno aiutando molto. Ronaldo e Higuain sono fantastici, mi aiutano molto e oggi Gonzalo mi ha anche servito un grande assist"