Il presidente rossonero torna a parlare del progetto nuovo stadio: "Il Consiglio comunale ha chiarito che San Siro non è ristrutturabile e che serve un nuovo impianto, abbiamo l'urgenza di partire subito. Lavoreremo per trovare un accordo col Comune, ma speravo in maggiore entusiasmo"
Momento delicato in campo, con la squadra battuta dalla Lazio nell'ultimo turno di campionato, ma in casa Milan si continua a progettare senza sosta il futuro. Nei pensieri della proprietà c’è la realizzazione del nuovo stadio, progetto portato avanti di comune accordo con l'Inter. E proprio della situazione attuale in merito alla costruzione del nuovo impianto di gioco ha parlato il presidente rossonero Scaroni durante il Sport&Business summit, organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 Ore: "Il Consiglio comunale ha chiarito che ristrutturare San Siro non è possibile e che serve un nuovo stadio. Le condizioni che hanno fissato saranno oggetto di discussioni col Comune. Ci muoveremo per trovare un punto di incontro con il Comune. Il punto fondamentale è l'urgenza, abbiamo urgenza di dotare Milan e Inter di uno stadio per tornare competitive, è fondamentale quindi serve partire subito", le sue parole.
"Speravo in maggiore entusiasmo, ma arriverà anche quello"
Scaroni ha poi proseguito: "È giusto che il Comune voglia far seguire bene i processi del progetto del nuovo stadio, non sono stupito. Mi aspetterei solo più entusiasmo, avere lo stadio più bello del mondo dovrebbe piacere a tutti. Mi sarei aspettato maggiore entusiasmo ma forse arriverà". Il presidente rossonero ha poi aggiunto: "Abbiamo chiesto cubature per attività che siano coerenti con lo stadio, ad esempio per un albergo simile a quello della Juve. Mi auguro ci sia comprensione delle nostre esigenze economiche, non è facile attirare 1,2 miliardi d'investimento se non c'è ritorno. Non è facile costruire uno stadio che si ripaga da solo, il nostro stadio da costerà 600 milioni e deve avere un ritorno". Chiusura con una previsione da parte di Scaroni: "Tra un anno a che punto saremo? Parleremo di un progetto approvato, una progettazione esecutiva realizzata e quindi saremo pronti per partite", ha concluso il presidente del Milan.