“È un sì condizionato” ha dichiarato Sala a margine. “Il progetto così com’è va rivisto. Troppo sproporzionato a vantaggio dei club”
È arrivato come previsto un sì condizionato dal consiglio comunale di Milano in merito al progetto di Milan e Inter per il nuovo stadio. E la condizione principale ruota attorno alla cosiddetta “rifunzionalizzazione” del vecchio San Siro, inserita in un documento che ha ottenuto la maggioranza di 27 voti e che considera l’abbattimento totale come “superato”. Una riconversione per “nuove e rinnovate funzioni”, non necessariamente sportive. Tra le altre condizioni votate dal Consiglio anche il contenimento delle volumetrie, eccessive rispetto a quelle imposte dal Piano di Governo del Territorio appena approvato.
Questo voto rappresenta quell’indirizzo politico sul piano di fattibilità dei due club che Sala aveva richiesto al Consiglio, in vista della dichiarazione di Pubblico Interesse che spetta alla sua Giunta e che a questo punto sarà il prossimo passo dell’iter istituzionale, se si dovesse trovare un accordo con i club sulle modiche al Masterplan. “È un sì condizionato” ha dichiarato Sala a margine. “Il progetto così com’è va rivisto. Troppo sproporzionato a vantaggio dei club”.
Nel corso delle rispettive assemblee degli azionisti (avvenute prima del voto) i presidenti di Inter e Milan Zhang e Scaroni avevano citato la possibilità di un piano B in caso di un “no” da parte del Comune. Ora va capito fino a che punto le “condizioni” di Consiglio e Sindaco consentiranno di andare avanti nel processo.