L'attaccante bosniaco, che venerdì sfiderà gli azzurri, ha parlato delle difficoltà che sta attraversando il suo compagno della Roma: "Bisogna sempre rispettare le scelte del mister, ma è forte e tornerà a giocare". Poi sui ragazzi di Mancini: "Sono forti e vogliono battere ogni record"
Edin Dzeko non si ferma mai. Dopo le tante partite ravvicinate con la Roma, l'attaccante giallorosso si prepara a scendere in campo con la sua Bosnia. Dall'altra parte ci sarà proprio l'Italia, che ha già strappato il pass per Euro 2020 ma che non vuole fare sconti, come spiegato dallo stesso Mancini. Il classe 1986 si ritroverà davanti qualche compagno di squadra, come Zaniolo e Florenzi. Quest'ultimo non sta attaversando un buon momento sotto gli ordini di Fonseca. Il portoghese, infatti, non lo ha schierato nemmeno per un minuto in tre delle ultime quattro giornate di Serie A, non il massimo per chi è abituato ad un ruolo di primissimo piano e, soprattutto, punta a rientrare nella spedizione che il Ct sceglierà per la competizione europea: "Florenzi è il nostro capitano, sicuramente in questo momento non vive una situazione bella, ma è un giocatore forte che uscirà dalle difficoltà e tornerà a giocare.". Lo ha ribadito lo stesso Dzeko in occasione della conferenza stampa della vigilia della sfida agli azzurri. Lui che si sta confermando sui suoi livelli (6 gol e 2 assist in stagione) ma che non abbandona il suo capitano nei momenti difficoltà: "Anche se bisogna sempre rispettare le scelte dell'allenatore".
"Italia grande squadra"
L'avversario non sarà facile. L'Italia non ha perso un colpo e non vuole fare sconti. Nemmeno a Bonucci e Acerbi, saranno loro probabilmente a doverlo marcare: "Li conosco entrambi, così come so il livello degli altri giocatori. Gli azzurri sono una grande squadra, che vuole battere ogni record. Saranno motivati, noi non abbiamo praticamente possibilità di passare il turno e di qualificarci, ma sarà comunque una partita importante per la Nations League. Faremo del nostro meglio". Arriva poi il momento delle critiche: "Siamo colpevoli di non essere al secondo posto del girone, siamo tutti delusi del nostro percorso, così come lo sono i tifosi. La nostra squadra doveva essere seconda, non ci siamo riusciti perché non abbiamo giocato al nostro massimo".