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Gattuso-Napoli, quando l'allievo sostituisce il Maestro

Serie A

Riccardo Gentile

©Getty

È passato poco più di un anno dal debutto di Ancelotti al San Paolo, contro il Milan di Gattuso. Oggi la panchina del Napoli passa dal Maestro all’allievo, che alla prima uscita se la vedrà col Parma. La strada è da subito in salita: la squadra di D’Aversa è imbattuta fuori casa dal 5 ottobre...

NAPOLI-PARMA LIVE

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Rino Gattuso, più di 300 partite ufficiali da calciatore del Milan sotto la gestione Carlo Ancelotti. Sarà lui a sostituire il suo Maestro. Un epilogo impossibile da pronosticare poco più di un anno fa, il 25 agosto 2018, l’esordio al San Paolo del Napoli di Ancelotti proprio contro il Milan di Gattuso, battuto in rimonta 3-2.

 

Tornerà su una panchina di serie A a 7 mesi di distanza dalla vittoria di Ferrara col Milan che chiuse a -1 dal 4° posto e dall’ingresso in Champions. Lo stesso traguardo che gli chiederà di tagliare da qui a maggio Aurelio De Laurentiis. Per Gattuso sarà un nuovo esordio, un nuovo inizio. Tutto cominciò a circa 100 km dal San Paolo di Napoli, il 3 dicembre di due anni fa, quando venne chiamato a sostituire Montella. Prima tappa Benevento, la prima da allenatore del Milan con un finale reso incredibilmente amaro dal gol di Brignoli… a cancellare la vittoria all’esordio in A di Rino.

 

Un successo che manca ormai in campionato al Napoli da quasi due mesi: il 2-0 del 19 ottobre al Verona. Da quel giorno due sconfitte  e 5 pareggi compreso l’ultimo a Udine. La prima tappa per Gattuso sarà al San Paolo contro il Parma. La scorsa stagione non ci fu storia nel doppio confronto Ancelotti-D’Aversa... un bilancio di 7-0 tra casa e trasferta per il Napoli. Ma oggi il Parma è imbattuto fuori casa dal 5 ottobre, reduce dalla vittoria di Marassi firmata Kucka e con 21 punti in classifica, gli stessi degli azzurri. Il Napoli, finora, ha vinto solo 5 volte in 15 giornate, una in meno del Parma. 

 

Da uomo di mare qual è, come lui stesso si è definito nella conferenza di presentazione, Gattuso non ha paura di affrontare nemmeno l'oceano più grande e pericoloso, ma è cosciente del fatto che prima o poi potrebbe anche affondare. Forse per questo, e magari per capire meglio cosa non è andato negli ultimi mesi della gestione Ancelotti, una telefonata al suo padre calcistico nei giorni scorsi l'ha fatta eccome. Ora, da bravo allievo, e come gli ha consigliato De Laurentiis, non gli resta che riuscire a superare il suo maestro.