Juventus-Fiorentina, Sarri: "Vorrei essere ricordato per delle vittorie importanti"
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L'allenatore bianconero in conferenza stampa torna sulla sconfitta subita contro il Napoli al San Paolo: "Il tifoso juventino va conquistato con i risultati, e la rabbia per il brutto risultato e la brutta prestazione è comprensibile; il problema del calo di intensità sembrava superato, ma domenica si è visto che dobbiamo ancora lavorarci. Vorrei essere ricordato per delle vittorie importanti". Sarri poi rassicura su Pjanic: "Solo una forte contusione"
TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA DI MAURIZIO SARRI
Le condizioni di Douglas Costa?
"Stiamo puntando a farlo arrivare al top della forma, perché può spostare gli equilibri. Sappiamo che è un giocatore capace di fare la differenza per noi. È un’opzione da tenere conto in ogni partita, stiamo cercando di gestirlo al meglio".
"Stiamo puntando a farlo arrivare al top della forma, perché può spostare gli equilibri. Sappiamo che è un giocatore capace di fare la differenza per noi. È un’opzione da tenere conto in ogni partita, stiamo cercando di gestirlo al meglio".
Il mercato la soddisfa?
"Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare alle caratteristiche, non il contrario. Poi pensare di cambiare 7-8 giocatori a questo livello è assurdo, devo essere io capace di farli rendere al meglio, non c’è bisogno di ricorrere sempre al mercato".
"Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare alle caratteristiche, non il contrario. Poi pensare di cambiare 7-8 giocatori a questo livello è assurdo, devo essere io capace di farli rendere al meglio, non c’è bisogno di ricorrere sempre al mercato".
Una battuta su Emre Can?
"Io fin dall'inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità, che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore".
"Io fin dall'inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità, che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore".
Il centrocampo titolare è quello visto a Napoli?
"Dipende dalle situazioni. Matuidi è un giocatore molto importante, mentre Rabiot è in crescita. In alcune partite uno è davanti all'altro, in altri casi il contrario".
"Dipende dalle situazioni. Matuidi è un giocatore molto importante, mentre Rabiot è in crescita. In alcune partite uno è davanti all'altro, in altri casi il contrario".
Domani sarà l'occasione per il record di presenze in A di Buffon?
"Non lo so, ma so che sicuramente da qui alla fine del campionato giocherà sicuramente. Per ora giochiamo una volta a settimana, quindi non serve girare molto. In momenti più intensi della stagione, scenderà di più in campo, e avrà modo di centrare tutti i record possibili".
"Non lo so, ma so che sicuramente da qui alla fine del campionato giocherà sicuramente. Per ora giochiamo una volta a settimana, quindi non serve girare molto. In momenti più intensi della stagione, scenderà di più in campo, e avrà modo di centrare tutti i record possibili".
Domani Pjanic sarà disponibile?
"Aveva solo una grossa contusione, ne ha approfittato per curare un piccolo problemino che aveva già in precedenza. Ma in questi giorni si è allenato regolarmente con il resto del gruppo".
C'è ancora difficoltà nel giocare con il tridente?
"Le partite di Supercoppa e di Napoli non fanno tatticamente testo. Non puoi prendere come punto di riferimento sfide dove sei arrivato senza energie mentali e nervose, dove la prestazione fisica decade perché le reazioni sono più attardate. La mente è poco brillante, e tutto va diversamente da come vorresti vederlo. Sono partite da considerare solo per chiedersi perché arriviamo scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l'alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili".
"Le partite di Supercoppa e di Napoli non fanno tatticamente testo. Non puoi prendere come punto di riferimento sfide dove sei arrivato senza energie mentali e nervose, dove la prestazione fisica decade perché le reazioni sono più attardate. La mente è poco brillante, e tutto va diversamente da come vorresti vederlo. Sono partite da considerare solo per chiedersi perché arriviamo scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l'alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili".
Una volta chiusa la sua esperienza alla Juve per cosa vorrebbe farsi ricordare?
"Vorrei vincere qualcosa. Anche se in un club così abituato a vincere come la Juve, non sarebbe facile farsi ricordare con qualche successo. Ma sicuramente vorrei cominciare a vincere qualcosa di importante".
"Vorrei vincere qualcosa. Anche se in un club così abituato a vincere come la Juve, non sarebbe facile farsi ricordare con qualche successo. Ma sicuramente vorrei cominciare a vincere qualcosa di importante".
Come procede il recupero di Khedira?
"In questi ultimi giorni è stato fermo per un problema influenzale. Per ora sta procedendo con la riatletizzazione. Sono tempi difficilmente valutabili, è presto per ipotizzare i giorni di recupero".
"In questi ultimi giorni è stato fermo per un problema influenzale. Per ora sta procedendo con la riatletizzazione. Sono tempi difficilmente valutabili, è presto per ipotizzare i giorni di recupero".
Con Iachini la Fiorentina ha aumentato la solidità difensiva. Come potrete superarla?
"Giocano bassi in difesa, concedono pochi spazi. E hanno giocatori con gamba per ripartire. Penso che la chiave sia giocare in velocità, a livello tattico servirà anche pazienza. E dovremo stare attenti a limitare i rischi di ripartenze".
"Giocano bassi in difesa, concedono pochi spazi. E hanno giocatori con gamba per ripartire. Penso che la chiave sia giocare in velocità, a livello tattico servirà anche pazienza. E dovremo stare attenti a limitare i rischi di ripartenze".
Nel paragone con l'anno scorso, sono aumentati i gol subiti ma diminuiti i punti di vantaggio. La fanno preoccupare questi numeri?
"Preoccupare no. Le statistiche danno sempre conferme a quello che vedi. Il nostro percorso è buono, possiamo avere fatto meno in campionato ma meglio in Champions e in Coppa Italia. Poi che tutti abbiamo la sensazione di poter fare ancora meglio non c'è dubbio, ma non abbiamo dati preoccupanti. Abbiamo solo partite preoccupanti, e non so se sia un caso entrambe sono arrivate a fine ciclo, fine Dicembre e fine Gennaio. Per ora monitoriamo".
"Preoccupare no. Le statistiche danno sempre conferme a quello che vedi. Il nostro percorso è buono, possiamo avere fatto meno in campionato ma meglio in Champions e in Coppa Italia. Poi che tutti abbiamo la sensazione di poter fare ancora meglio non c'è dubbio, ma non abbiamo dati preoccupanti. Abbiamo solo partite preoccupanti, e non so se sia un caso entrambe sono arrivate a fine ciclo, fine Dicembre e fine Gennaio. Per ora monitoriamo".
Su 21 gol subiti, la Juve ha subito 16 gol in situazioni di vantaggio. E' un segnale che manca la fame?
"Può essere un segnale in questo senso. Nell'ultimo periodo questa problematica sembrava superata, perché abbiamo sempre continuato a giocare. Ma qualcosa da migliorare ci può essere sempre. Si può alzare il livello di concentrazione e di reazione":
"Può essere un segnale in questo senso. Nell'ultimo periodo questa problematica sembrava superata, perché abbiamo sempre continuato a giocare. Ma qualcosa da migliorare ci può essere sempre. Si può alzare il livello di concentrazione e di reazione":
Come risponde alle critiche dopo la sconfitta dell'ultima giornata?
"Le dichiarazioni dopo la partita a Napoli hanno creato polemiche di cui so abbastanza poco. Penso sia strano strumentalizzare una frase di una ovvietà e banalità come quella che ho detto. Penso che succeda a chiunque di rimanere legati, dopo aver fatto un bel lavoro con belle persone. Poi resta la gratitudine per l'escalation che mi ha permesso di raggiungere il miglior club in Italia. Il tifoso juventino è giustamente arrabbiato per la prestazione e per il risultato di Napoli".
INIZIA LA CONFERENZA STAMPA DI MAURIZIO SARRI
La Juventus ha sempre segnato nelle ultime 41 partite giocate all'Allianz Stadium (90 reti, media di 2,2 gol a partita): solo due volte nella propria storia ha fatto meglio, nel 1934 (68) e nel 1951 (43).
Cristiano Ronaldo è andato a segno nelle ultime 8 partite di campionato: in Serie A con la maglia della Juventus ha fatto meglio solamente David Trezeguet nel 2005 (9). Il portoghese ha fatto meglio solo due volte in carriera: nel novembre 2014 e nel maggio 2018 ha segnato in 9 partite di fila.
Giuseppe Iachini ha ottenuto 2 vittorie e 2 pareggi nelle prime 4 partite da allenatore della Fiorentina. Un tecnico non inizia con 5 risultati utili di fila sulla panchina viola dai tempi di Roberto Mancini, nel 2001.
Nelle 30 partite con Sarri alla guida, solo una volta la Juventus non ha trovato la via della rete: all'andata contro la Fiorentina. FIORENTINA-JUVE, GLI HIGHLIGHTS
In 15 delle ultime 16 occasioni in cui la Juventus ha perso una partita in Serie A, ha poi immediatamente vinto quella successiva. I bianconeri non perdono due partite di fila in campionato da agosto 2015.