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Milan, Galliani: "Non sarò al derby. Ibrahimovic? Piango ancora la sua cessione"

Serie A

L’ex dirigente rossonero, attualmente amministratore delegato del Monza, è tornato a parlare del Milan: "Il derby è l’appuntamento più importante, io non sarò a San Siro. Ibra è un esempio e uno stimolo per i compagni"

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"Sono molto felice per l'arrivo di Ibrahimovic al Milan. E' formidabile per quello che fa in campo e nello spogliatoio. Ho avuto la fortuna di averlo per due anni al Milan, so quanto conta per la squadra". Così Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan, ha commentato le prime prestazioni dello svedese dopo il suo ritorno in rossonero. Ma Galliani, in una serata dedicata all'evento benefico United for the Heart, ha parlato anche dell'imminente derby di Milano e del suo Monza (di cui è attualmente AD).

 

Sarà a San Siro per il derby?
"Ieri ho seguito la finale di Djokovic che mi ha fatto sapere che dovrebbe venire a San Siro a vedere Milan-Juventus, semifinale di Coppa Italia, il 13 febbraio: è rimasto rossonero. Io non sarò al derby perché essendo monzese mi occupo del Monza. Sarò a Siena per Siena-Monza alle 17:30 di domenica e il derby me lo guarderò in treno sul telefonino".
 

Come giudica la stagione del Monza?
"Abbiamo una buona posizione in classifica con 17 punti sulla seconda, ma dopo Istanbul 2005 non faccio pronostici e aspetto la matematica. Il progetto va oltre questa stagione, l’obiettivo comune mio e di Berlusconi è arrivare in Serie A per la stagione 2021/22. Magari non ce la faremo ma vogliamo vincere due campionati consecutivi".


Si aspettava un simile impatto di Ibrahimovic sulla squadra?
"Essendo stato amministratore delegato nei due anni di Ibrahimovic, so bene quanto conti come esempio e come stimolo per i suoi compagni. Mi ricordo quando appendeva al muro i suoi compagni che non si allenavano con la giusta intensità: non dovrebbe aver perso questa buona abitudine. Non so come stia, credo che ci dovrebbe essere. Fa da stimolo ai propri compagni e fa paura agli avversari. Lo piango ancora, quando lo vendemmo per motivi di bilancio il 1° luglio 2012: fece due anni meravigliosi".


Il campionato è molto aperto.
"Va dato merito a Inter e Lazio che hanno reso competitivo un campionato che da anni non lo era più. Dobbiamo a loro che il campionato sia ancora così aperto".


Come si prepara al derby un dirigente del Milan?
"Devo dire che è la settimana più importante dell’anno, ho ancora impressa nella memoria la settimana del 2003 con i due derby di Champions, ero in apnea. Ricordo la parata di Abbiati su Kallon che ci ha dato la finale e la vittoria contro la Juve, ogni tanto ho ancora paura che quella palla all’ultimo minuto entri. Quelli in assoluto sono stati i due derby che ho vissuto con un’emozione irripetibile".