
#SkySportClassic dedica la giornata di giovedì 9 aprile agli anni '90 con una programmazione speciale. È il decennio che vede, per le maglie dei portieri, una vera e propria rivoluzione: colori eccentrici, design particolari e perfino supereori. Un netto cambiamento di stile rispetto ai decenni precedenti: ricordate le più particolari?

Si parte con Angelo Peruzzi alla Juve che indossava una divisa che definir eccentrica è poco: parte superiore di un rosa acceso, tendente al fucsia, e parte inferiore, tra simil saette e geodi su sfondo giallo. Le maniche? Ovviamente di un altro colore

Ancor più difficile definire la divisa di Peruzzi nella stagione successiva, distinta su due differenti stili: la prima è molto simile a quella precedente, la seconda è un mix di colori e linee che dà ampio sfogo all'immaginazione

Anche Gianluca Pagliuca ha spesso utilizzato nella sua carriera divise molto particolari: a cominciare dai tempi della Samp quando indossava una maglia con una serie di triangoli - alternati tra vertice alto e vertice basso - nella parte inferiore e lo scudo blucerchiato al centro. La seconda, invece, è ricca di decorazioni e dà la sensazione di partire per un viaggio lontano dall'Italia

Lo stile particolare di Pagliuca non è cambiato neanche quando si è trasferito all'Inter: da una parte delle strisce in diagonale, spezzate da una fascia verticale e ondeggiante. Dall'altra una costruzione blu attorniata dal giallo che si chiude a triangolo verso il colletto. E nel mezzo una striscia di colore nero che va in continuità con quanto rappresentato sulla manica destra

Indimenticabile anche la maglia indossata da Luca Marchegiani ai tempi del Torino. A fare da contorno alla parte frontale c'è un design particolare che parte dalla spalla sinistra e termina prima di 'chiudersi' sul lato opposto. Sull'altra scapola, invece, una serie di breve strisce verticali di diversa misura

Marchegiani andrà qualche anno dopo alla Lazio, dove aveva già debuttato un giovanissimo Valerio Fiori. Rivoluzione sulle maglie anche per lui che prese una divisa con rombi viola e neri (tratteggiati sul bianco ai bordi) nella parte superiore

Triangoli, rettangoli, rombi e non solo: è il trionfo della geometria, con interessanti sfumature di colori, sulla divisa di Massimo Taibi ai tempi del Piacenza all'inizio degli anni '90

Meno eccentriche dei suoi colleghi, ma un deciso calcio alla normalità anche per Sebastiano Rossi ai tempi del Milan. Sul finire degli anni '90, il portiere rossonero passò da una divisa multiforme (con i colori almeno distinguibili) a una con bande grigie leggermente oblique, intervallate da una serie di sottili strisce gialle collocate in direzione opposta

Coraggiosa fu la scelta di Giuseppe Taglialatela nella stagione 96-97. Soprannominato "Batman" ai tempi del Napoli, decise di mettere il simbolo del noto pipistrello sulla maglia. Originale no?

Anche all'estero hanno dato sfogo alla fantasia, con maglie multicolore che hanno avuto particolare successo a partire dal Mondiale del 1990. Ricordate questa? È quella di Sergio Goycoechea, portiere dell'Argentina

Maglia particolare e anche fortunata. È quella indossata da Peter Schmeichel in occasione di Euro 92, vinto proprio dalla Nazionale danese: una serie di esagoni - gialli, rosa e azzurri - che ricoprono quasi interamente la divisa

Qualche anno dopo, invece, David Seaman - portiere dell'Inghilterra - scelse una divisa arcobaleno. Una maglia multicolore che non riuscì a portare troppa fortuna alla sua Nazionale

Al Mondiale '98 fu Yoshikatsu Kawaguchi a rubare l'attenzione grazie alla sua maglia da portiere: il nipponico sceglie una divisa fiammeggiante, non l'unica particolare indossata nella sua carriera

Neville Southall fu uno storico portiere gallese che trascorse gran parte della sua carriera all'Everton. Oltre al fisico non esattamente da portiere metteva in mostra delle maglie davvero eccentriche: questa ne è un esempio

Restiamo in terra british per ricordare un'altra maglia che non è mai passata inosservata. Quella di Kevin Pressman, portiere dello Sheffield Wednesday, caratterizzata da un design più unico che raro: una specie di labirinto, forse un modo per distrarre i suoi avversari

E infine chiudiamo con il re delle maglie particolari: Jorge Campos, storico numero 1 della Nazionale messicana. Era lui stesso a disegnarsi le divise, talmente eccentriche da farlo diventare un'icona del calcio