I cancelli del centro sportivo viola si sono aperti per la prima volta pure per i giocatori, sottoposti a visite mediche e - per chi volesse - anche alle prime sedute di allenamento individuale con guanti, mascherine e indumenti propri: "Sono negativo, ma continuo a stare a casa e a rispettare le regole", le parole di Vlahovic
La Fiorentina ha riaperto il Centro sportivo Davide Astori per le visite di idoneità e per gli allenamenti individuali facoltativi, tutto questo malgrado i sei nuovi casi di positività (tre calciatori e altrettanti componenti dello staff tecnico-sanitario) riscontrati dopo i test e i tamponi effettuati mercoledì e giovedì. Dodici i giocatori (e un altro gruppo è atteso sabato) che a scaglioni si sono presentati da questa mattina alla struttura sanificata di nuovo qualche giorno fa: Pulgar, Terzic, Benassi, Badelj, Castrovilli, Chiesa, Milenkovic, Dalbert, Duncan, Igor, Pezzella e Vlahovic, quest'ultimi due guariti un mese fa dal contagio accusato a inizio marzo. "Il tampone ha dato esito negativo, sto bene e rispetto le regole stando ancora a casa - ha dichiarato il giovane attaccante serbo a Rai 2 - non so se ripartirà il campionato, la salute viene avanti a tutto. Di sicuro non solo per me ma per tutti coloro che hanno contratto il virus non sarà facile tornare in forma. Comunque mi sto allenando per farmi trovare pronto se tutto ricomincerà questo è il nostro lavoro".
Le regole
Alcuni, come lo stesso Pezzella che su Instagram ha postato una sua foto con guanti e mascherina, hanno svolto una leggera sgambata sulla porzione di campo assegnata, senza però utilizzare spogliatoi e palestra e indossando propri indumenti sportivi. Fra i presenti al centro sportivo anche il dg Barone, il ds Pradè e il responsabile sanitario del club viola Luca Pengue, pure lui colpito a marzo dal virus: la Fiorentina ha tenuto a far sapere che anche i familiari conviventi dei giocatori sono stati sottoposti a esami a domicilio. Test sierologico e tampone nel pomeriggio anche per Franck Ribery, appena rientrato a Firenze con l'aereo privato da Monaco di Baviera dove da inizio marzo ha trascorso con la famiglia il periodo di lockdown.
Commisso: "Priorità salute, c'è voglia di ricominciare"
"Penso che fra pochi giorni saranno tutti a posto". Così Rocco Commisso riferendosi ai sei nuovi casi positivi al Covid-19, tre calciatori e altrettanti componenti dello staff tecnico-sanitario, riscontrati in Fiorentina dopo i test e i tamponi effettuati qualche giorno fa. "Mi auguro che dalla prossima settimana possano tornare ad allenarsi - ha proseguito il presidente viola intervenendo in diretta dagli Stati Uniti a Rtv38 - C'e' voglia da parte di tutti di ricominciare. L'intenzione da parte nostra è andare avanti e speriamo che il Governo ce lo permetta. Non possiamo correre il rischio di rovinare due stagioni, questa e soprattutto la prossima. Adesso la priorità è la salute, ma domani dovremo fronteggiare la crisi economica. Se roviniamo la prossima settimana si rovina un'intera industria fondamentale per l'Italia e per tanta gente". Infine sui progetti futuri: "Un nuovo stadio aiuterebbe, i governi di altri Paesi hanno aiutato i club a costruire, non possiamo competere se abbiamo le mani legati. E aggiungo che per me uno stadio non è un monumento".