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Pioli dopo Napoli-Milan: "Adesso ce la giochiamo con tutti. Ibra? Giusto arrabbiarsi"

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L'allenatore rossonero è soddisfatto dopo il pari del San Paolo: "Abbiamo dimostrato di essere all'altezza. Quando sono arrivato soffrivamo gli scontri diretti, adesso ce la giochiamo con tutti". E sul suo futuro: "Non perdo tempo con cose che probabilmente non potrò controllare"

NAPOLI-MILAN 2-2, GOL E HIGHLIGHTS

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Dopo le vittorie contro Lazio e Juventus, il Milan esce indenne da un altro scontro al vertice e porta a casa un punto dal San Paolo. Contro il Napoli finisce 2-2, al termine di una gara che Stefano Pioli, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, definisce "durissima". L'allenatore rossonero è però soddisfatto della prestazione dei suoi, che nelle ultime settimane hanno migliorato il proprio rendimento, soprattutto nelle sfide dirette: "Ci sono state delle difficoltà importanti nell'incontrare avversari forti, ma in queste partite abbiamo dimostrato di essere all'altezza e di essere in grado di stare sempre dentro la partita. Sono sempre stato convinto della qualità della mia squadra. Per costruire una filosofia di gioco ci vuole tempo e lavoriamo insieme da troppo poco tempo, abbastanza però per diventare squadra. Ne siamo consapevoli ed è giusto alzare l'obiettivo. Quando sono arrivato andavamo in difficoltà negli scontri diretti, adesso ce la giochiamo con tutti. Giocare ogni tre giorni è durissima, i ragazzi sono stravolti, ma dobbiamo stringere i denti e andare avanti". Una gara che ha visto la sostituzione di Ibrahimovic al minuto 61, con lo svedese che si è seduto in panchina tutt'altro che felice per il cambio. Un episodio che però Pioli ha spiegato così: "Era arrabbiato perchè in quel momento stavamo perdendo e potevamo fare di meglio. E poi un calciatore quando esce non deve mai essere contento".

"Futuro? Non perdo tempo con cose che non potrò controllare"

Con un Milan in grande crescita, la domanda ricorrente per Stefano Pioli è quella che riguarda il proprio futuro. L'allenatore rossonero però non vuole parlarne e preferisce concentrarsi sul finale di stagione: "Non sto pensando al mio futuro, è giusto così. Alleno un grande club e dei giocatori che mi stanno dando una disponibilità totale. Il 3 agosto ci sarà tutto il tempo per prendere le decisioni. Le scelte vanno fatte insieme, ma è troppo importante finire bene e senza rimpianti. E' dura anche per noi allenatori giocare ogni tre giorni, non voglio perdere tempo a pensare a cose che probabilmente non potrò nemmeno controllare".

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